I rumors degli scorsi mesi si sono rivelati in gran parte veri: Pentax entra nel mercato delle mirrorless con Pentax Q inventando un nuovo segmento di ILC (Interchangeable Lens Camera). Si tratta di un corpo macchina a ottiche intercambiabili con sensore di dimensioni da compatta, nello specifico un CMOS retroilluminato da 1/2,3". Una scelta molto in controtendenza visto che attualmente il panorama delle mirrorless è dominato dai sensori in formato Quattro Terzi e APS-C.
Per avere un'idea delle dimensioni l'innesto Q-lens mount è di un terzo più stretto della baionetta K utilizzata sulle reflex di casa Pentax, mentre il tiraggio è stato ridotto dell'80%, essendo la macchina priva di specchio, di mirino, di sensore autofocus a rilevazione di fase (utilizza il metodo basato sul contrasto tipico di compatte e EVIL) Pentax ha deciso di differenziarsi in modo netto cercando di unire i vantaggi delle ottiche intercambiabili, ottimizzabili per le diverse focali, al contrario degli zoom a lunga estensione delle compatte, e quelli delle compatte, ossia le dimensioni tascabili, che attualmente le mirrorless non riescono a raggiungere, soprattutto a causa dell'ingombro e del peso delle ottiche, progettate per coprire sensori di grosse dimensioni.
Si tratta di una macchina fotografica che certamente getterà scompiglio nel segmento delle compatte Premium, che fino a ora potevano contare su vantaggi dimensionali evidenti rispetto alle mirrorless. Il corpo in lega di magnesio dovrebbe garantire leggerezza e resistenza, posizionado la macchina in un segmento alto tra le compatte. Naturalmente la macchina offre ampio spazio ai controlli manuali e ai programmi di scatto semiautomatici, non dimenticando però anche i pieni automatismi e le scene preimpostate.
Seguendo poi il trend del momento troviamo anche tutta una serie di filtri fotografici creativi, denominati Smart Effect, dal chiaro richiamo vintage. 'Rubando' alcune caratteristiche alle reflex della famiglia Pentax, la piccola Pentax Q offre la possibilità di combinare automaticamente 3 scatti a creare immagini HDR opppure di creare esposizioni multiple fino a un massimo di 9, mentre sul fronte video si spinge fino al supporto Full HD 1080p a 30fps con compressione h.264. La raffica degli scatti fotografici arriva invece a 5 fotogrammi al secondo. I tempi di otturazione disponibili sono compresi tra 1/2000 e 30 secondi.
Il sensore CMOS è stabilizzato con la tecnologia Shake Reduction di Pentax e integra un sistema di eliminazione della polvere. La macchina può registrare file RAW DNG a 12 bit oppure affidarsi alla compressione JPEG, memorizzando su schede SD/SDHC/SDXC. I file RAW sono sviluppabili direttamente in macchina, mentre per la posto produzione su PC la confezione includerà SILKY Developer Studio 3 for PENTAX di Ichikawa Soft Laboratory. La gamma di sensibilità si estende tra 125 e 6400 ISO e Pentax promette di aver lavorato molto sul contenimento del rumore.
Una delle critiche che sicuramente emergeranno nei confronti di un siffatto sistema è quella relativa alla resa dello sfocato, date le ridotte dimensioni del sensore. Pentax ne è conscia e per ovviare al problema ha studiato per la sua Pentax Q il Bokeh Control Filter, che aggiunge lo sfocato artificialmente. Dotata di controlli manuali sul frontale offre anche una ghiera per memorizzare e richiamare in modo veloce 4 profili personalizzati. Il puntamento e la revisione delle immagini avvengono tramite il display LCD da 3" e 460.000 punti posto sul retro. La macchina integra un flash con numero guida 7, che può essere anche sollevato con meccanismo pop-up per coprire focali più grandangolari.
Il prezzo? Superiore a quello di una compatta premium: il kit con l'ottica standard (circa 50mm di focale equivalente) sarà proposto a partire dall'autunno a un prezzo di circa $ 800. Chi vorrà anche il mirino ottico aggiuntivo (tarato sul 50mm) dovrà sborsare altri $ 250.