È stato l'annuncio più vociferato e rumoreggiato di questa seconda parte di 2011, anzi forse di tutto l'anno: la discesa in campo di Nikon nel settore mirrorless è la mossa che in molti aspettavano, anche tra i concorrenti. L'impegno di una casa leader come Nikon porta all'attenzione del grande pubblico, anche di quello più purista, uno dei settori che ha portato più innovazione in campo fotografico degli ultimi anni. Relegato fino ad oggi da molti al ruolo di valvola di sfogo per chi non riuscisse ad avere successo in ambito reflex, il mercato delle EVIL fa ora un balzo avanti anche nell'immaginario collettivo e probabilmente dopo l'ingresso di Nikon verà tenuto i maggiore considerazione anche dai più critici.
Nikon ha rispettato le attese, presentando un sistema studiato per non entrare in concorrenza con le reflex entry level, settore dove Nikon ha proposto negli ultimi anni dei veri best seller, attaccando con forza però la fascia degli insoddisfatti dalle compatte. Se prima questo ultimi erano costretti a fare la grossa scelta tra posizionarsi in cima al mercato delle compatte, con i modelli premium (Canon G12 e Nikon Coolpix P7100 in primis) e fare il salto alle ottiche intercambiabili, con una differenza di ingombro non indifferente, Nikon ora propone a questa fascia di pubblico un sistema nato come via di mezzo, con l'obiettivo di prendere i vantaggi dall'uno e dall'altro settore.
La scelta di un sensore da 1", più piccolo di quelli APS-C o Quattro Terzi utilizzati dalla concorrenza in ambito CSC, ma ben più grosso di quanto offerto dalle compatte, in questo quadro ha perfettamente senso. Le premesse dunque sono molto interessanti, nelle prossime pagine vi daremo le nostre prime impressioni sulle nuove fotocamere Nikon J1 e Nikon V1, soprattutto tenendo presente quanto le premesse siano collimanti con la realtà dei fatti.