Un primo contatto parzialmente conoscitivo quello con la D800, nuova proposta Nikon per il segmento delle soluzioni full-frame destinata al pubblico dei professionisti. Diciamo parzialmente perché pur potendo toccare con mano la nuova nata della casa giallo-nera, e maturare qualche impressione pratica, non abbiamo potuto disporre degli scatti effettuati con la macchina per poterne dare una prima valutazione.
Andiamo a riassumere le caratteristiche tecniche della nuova proposta, già annunciata ufficialmente nel corso delle passate settimane: Nikon D800 nasce sullo stesso "corredo cromosomico" dell'ammiraglia D4 rappresentato dal processore EXPEED 3, necessario per poter gestire in scioltezza gli oltre 36 milioni di pixel del sensore CMOS FX Nikon da 35,9 x 24 mm, costruito con tecnologia a microlenti di tipo gapless (Nikon D4 ha un sensore differente, da "appena" 16,2 megapixel). 100-6.400 è l'intervallo ISO offerto, con possibilità di espansione a 50-25.600 ISO equivalenti. La conversione A/D è a 14-bit, mentre il processore EXPEED gestisce un rapporto segnale/rumore a 16 bit. Nikon D800 permette di scegliere 4 differenti formati di immagine: 24 x 36, 30 x 24, 30 x 20 ed infine 24 x 16.
Il sistema autofocus comprende quattro diverse modalità da adattarsi alle più svariate occasioni: oltre alle modalità a punto singolo, a rilevazione 3D e ad area automatica è interessante la modalità ad area dinamica che permette di impostare 9, 21 o 51 punti di messa a fuoco dove il punto selezionato ed i punti circostanti mantengono la messa a fuoco sul soggetto anche se questo esce temporaneamente dai punti selezionati.
Il sistema esposimetrico della D800 può contare su un nuovo sensore RGB da 91k pixel e sulla tecnologia Color Matrix 3D III. Sul fronte otturatore abbiamo un'unità in grado di operare in una gamma di tempi di posa da 1/8.000 a 30 secondi e testato per oltre 200 mila cicli di scatto.
Un'importante novità è rappresentata dal box specchio che è stato completamente ridisegnato con particolare attenzione alle funzionalità video. Grazie al nuovo box, otturatore, specchio e diaframma vengono comandati separatamente e anche per le operazioni in modalità Live View è ora possibile scattare in M-Up in maniera più silenziosa, nonché supportare la motorizzazione del diaframma.
Nikon D800 monta un mirino a pentaprisma, con copertura dell'inquadratura prossima al 100% e fattore di ingrandimento 0,7x. Il mirino offre la visualizzazione dell'orizzonte virtuale e permette di attivare la sovraimpressione delle guide a reticolo. Nel mirino vengono inoltre mostrate tutte le informazioni dei criteri AF selezionati e i due indicatori di inclinazione per beccheggio e rollio, a lato e alla base dell'inquadratura.
Novità anche sul fronte dello schermo di visualizzazione, unità LCD da 3 pollici di diagonale e da 921 mila pixel: anzitutto la presenza di un sensore di luce ambientale per regolare di conseguenza la luminosità del display, in secondo luogo una nuova costruzione che permette di eliminare lo strato d'aria tra pannello LCD e vetro protettivo per consentire una maggiore leggibilità delle informazioni a schermo.
Il tutto è racchiuso da uno chassis costruito su una struttura in lega di magnesio per rendere la macchina resistente a traumi ma di facile trasportabilità, per un peso che si assesta sui 900 grammi (4 etti in meno di D4 e 174 grammi in meno della precedente D700). L'unità offre inoltre un flessibile parco di connessioni, con connettori HDMI e USB 3.0, quest'ultimo per poter assicurare un rapido trasferimento dati soprattutto in virtù del notevole peso assunto file degli scatti a 36,3 megapixel. Da sottolineare anche i connettori per l'ingresso microfonico e cuffie, entrambi in formato stereo. Per finire, il doppio slot per schede di memoria, supportate in formato Compact Flash e SD/SDHC/SDXC.