I Sony World Photography Awards sono ormai un appuntamento fisso dell'anno della primavera fotografica. I premi, assegnati dalla WPO, World Photography Organisation, annualmente vedono la partnership di Sony come sponsor da diversi anni.
In questo lasso di tempo i premi si sono moltiplicati e diversificati, fino ad arrivare alla dimensione attuale, forse fin eccessiva e troppo complessa. Accanto al concorso dedicato ai fotografi professionisti è molto interessante il contest Open dedicato agli amatori, mentre la sezione riservata alle scuole di fotografia permette di vedere quali sono i trend che al momento colpiscono maggiormente le giovani generazioni.
Quest'anno i premi hanno riservato diverse soddisfazioni a fotografi italiani, ma hanno visto trionfare nell'award più importante, l'Iris d'Or, il fotografo statunitense Mitch Dobrowner, con il suo lavoro sulle tempeste. L'Iris d'Or viene assegnato a uno trai i fotografi vincitori delle diverse categorie dei SWPA, categorie per cui i professionisti concorrono con lavori composti da più fotografie. Al contrario il concorso Open per gli amatori giudica solo il singolo scatto.
Nelle prossime pagine vi proponiamo una panoramica dei vincitori, ma scenderemo anche nel dettaglio del dietro le quinte del concorso, grazie alle interviste con alcuni dei giudici. Questo è uno dei risvolti più interessanti dei primi giorni dell'evento, la possibilità di incontrare non solo i vincitori e i fotografi arrivati in finali, ma avere anche lo sguardo di chi ha giudicato le foto, per avere anche una più chiara visione dei motivi che hanno portato alla scelta di un fotografo piuttosto che un altro per il premio finale.