Jackie Stewart con un'antesignana delle action cam
Filmare le proprie prodezze sportive, siano esse su sci, snowboard, skateboard, moto, tavola da surf, bicicletta, go kart è stato per anni il sogno proibito di molti atleti: negli anni diversi dispositivi hanno messo a disposizione degli sportivi la possibilità di riprendere l'azione dal proprio punto di vista, ma solo negli ultimi anni la qualità ha raggiunto livelli molto interessanti anche su apparecchi dedicati al mercato consumer.
GoPro non è stata la prima action camera (qui la nostra recensione), ma è certamente quella che ha fatto da punto di svolta per il mercato, anche grazie a due fattori non scontati: da un lato l'ampia disponibilità di supporti di montaggio studiati sulle esigenze dei diversi sport, dall'altro una campagna marketing che in alcuni momenti è stata davvero martellante.
La prima GoPro ha aperto il mercato delle action cam, in seguito molti concorrenti si sono messi in scia puntando su diverse caratteristiche per differenziarsi e guadagnare quote di mercato: gli sfidanti hanno giocati su fattori come prezzo, resistenza anche senza case esterno, display, connettività per affermarsi.
L'entrata di molti nomi sul mercato ha dato buona dinamicità al mercato, a tutto vantaggio degli utenti e delle loro esigenze e ha in una certa fase messo un po' in difficolta il leader di mercato GoPro. In questa recensione mettiamo a stretto confronto 4 action cam di caratteristiche simili, ma contrassegnate da un carattere fortemente diverso: GoPro HD Hero 3 Silver Edition, Sony HDR-AS15, Drift HD170 Stealth e Midland XTC-300.