Una pietra miliare, l'anello di congiunzione tra il mondo delle reflex Quattro Terzi e delle mirrorless Micro Quattro Terzi: ecco quello che la nuova OM-D E-M1 rappresenta per Olympus. Si tratta di una definizione ambiziosa, ma secondo il produttore nipponico la nuova ammiraglia della casa ha tutte le carte in regola per far dimenticare lo specchio a tutti gli appassionati del marchio.
La strada seguita da Olympus è la stessa che altri produttori hanno scelto per far fare un passo in avanti dal punto di vista della flessibilità della messa a fuoco: l'integrazione di una tecnologia che permette la rilevazione di fase direttamente sulla superficie del sensore. In questo senso è probabile che questo sia uno dei primi frutti della nuova partnership tra Olympus e Sony, mentre il precedente compagno di viaggio, Panasonic, continua a credere sulla messa a fuoco basata solo sulla rilevazione del contrasto.
La nuova Olympus OM-D E-M1 utilizza la baionetta Micro Quattro Terzi ed è quindi compatibile con tutte le ottiche prodotte da Olympus dall'avvento della prima PEN a oggi, un parco ottiche che vede interessanti frecce nella sua faretra, ma tramite adattatore permette di sfruttare la messa a fuoco a rilevazione di fase anche con tutte le ottiche del sistema Quattro Terzi, nate per sfruttare questo tipo di tecnologia e in difficoltà quando a guidarle è un sistema di messa a fuoco basato solo sulla rilevazione del contrasto.
In particolare la messa a fuoco basata su contrasto, con lettura del sensore a 240 fps, viene utilizzata con le ottiche Micro Quattro Terzi, nate per questa tecnologia, mentre la macchina passa automaticamente alla messa a fuoco basata sulla rilevazione della fase quando viene agganciata al bocchettone, tramite l'adattatore, un'ottica reflex Quattro Terzi. Situazione ibrida è quella della messa a fuoco continua con inseguimento con ottiche Micro Quattro Terzi: in questo caso la messa fuoco a rilevazione di fase entra in gioco, per le sue caratteristiche tecniche, per riconoscere se il soggetto è in allontanamento o avvicinamento e guidare con più precisione il tracking AF. Con la messa a fuoco a rilevazione di fase sono 37 i punti di messa a disposizione dell'utente, disposti in modo simile a quelli delle reflex, mentre passando al contrasto la messa a fuoco può avvenire su un grosso rettangolo di 81 aree.