Era nell'aria da tempo, ma solo a settembre Olympus ne ha dato annuncio ufficiale: al top della gamma del produttore giapponese, anche indirizzata al mercato professionale, va a posizionarsi una fotocamera priva di specchio, laddove una volta c'erano reflex come Olympus E-3/E-5. Una pietra miliare, l'anello di congiunzione tra il mondo delle reflex Quattro Terzi e delle mirrorless Micro Quattro Terzi: ecco quello che la nuova OM-D E-M1 rappresenta per Olympus.
I tempi erano ormai maturi e la possibilità di integrare le tecnologie a rilevazione di fase sul sensore, dando così piena compatibilità con le ottiche nate in precedenza per il sistema reflex, è stata l'ultima goccia che ha fatto spostare la bilancia in direzione mirrorless per Olympus. Olympus OM-D E-M1 utilizza la baionetta Micro Quattro Terzi ed è quindi compatibile con tutte le ottiche prodotte da Olympus dall'avvento della prima PEN a oggi, ma tramite adattatore permette di sfruttare la messa a fuoco a rilevazione di fase anche con tutte le ottiche del sistema Quattro Terzi, nate per sfruttare questo tipo di tecnologia e in difficoltà quando a guidarle è un sistema di messa a fuoco basato solo sulla rilevazione del contrasto.
La macchina riconosce l'ottica che viene innestata e determina quale sia la tecnologia di messa a fuoco migliore da utilizzare: in particolare usa quella basata sul contrasto, con lettura del sensore a 240 fps, con le ottiche Micro Quattro Terzi, nate per questa tecnologia, mentre passa automaticamente alla messa a fuoco basata sulla rilevazione della fase quando viene agganciata al bocchettone, tramite l'adattatore, un'ottica reflex Quattro Terzi.
Una delle caratteristiche con cui E-3 è entrata nel cuore degli appassionati era la sua estrema resistenza: Olympus ha seguito la stessa concezione per OM-D E-M1 dotandola di resistenza ad spruzzi d'acqua e alla polvere, oltre alla novità di poter operare senza accusare problemi fino a -10°C di temperatura. Simili anche le basi del design, orientate a una buona ergonomia, anche grazie alla possibilità di utilizzare un grip verticale con batteria aggiuntiva.
Il cuore del sistema è rappresentato dal nuovo processore Live MOS da 16 megapixel in formato Quattro Terzi (17,3mmx13mm), a cui si affianca il rinnovato processore TruePic VII. Il processore non solo mira a gestire in modo istantaneo la messa a fuoco e lo scatto alla pressione del pulsante, ma grazie alla tecnologia New Fine Detail Technology II punta a restituire immagini pulite e ricche di dettaglio. Il puntamento può avvenire tramite il display orientabile o attraverso il mirino da 2,36 milioni di punti. Il mirino ha ingrandimento 1,48x e dà la sensazione di trovarsi al cospetto di una grossa full frame guardando nell'oculare.