Il corpo macchina misura 160x80x120mm e pesa 1260g, vale a dire meno delle ammiraglie 35mm EOS 1D X (164x158x83mm, 1340g) e D4s (160x157x91mm, 1350g). Certo non parliamo di un peso piuma, anche perché le ottiche sono imponenti, ma chi è abituato a lavorare con le reflex top di gamma quasi non si accorgerà della differenza.
Volutamente essenziale la dotazione di comandi, che in perfetto "stile Leica" offre al fotografo solo lo stretto necessario per essere efficace, senza distrazioni. Sul dorso, oltre al pulsante di accensione (a doppia posizione, per attivare l'otturatore sul piano focale oppure centrale) si trovano in effetti solo 4 pulsanti ai lati dello schermo, un piccolo "joystick" multifunzione, e la ghiera di comando posteriore. I 4 pulsanti consentono accedere alle diverse sezioni del menu, oltre a offrire una scorciatoia per una funzione specifica (personalizzabile).
Nella parte superiore del corpo, altri due pulsanti per video e Live View, display secondario e ghiera dei tempi. È questa anche la zona che presenta la maggiore evoluzione rispetto al modello precedente. Al posto di una ghiera dei tempi con posizioni predefinite, la nuova ghiera dei tempi è ora in effetti una ghiera multifunzione che, avanzata per essere più raggiungibile con l'indice, funge anche da zoom in fase di riproduzione. Inoltre, il display a colori della Typ 006 è stato abbandonato in favore di un modello monocromatico di maggiori dimensioni (e migliore leggibilità).
La struttura del menu, non convenzionale, è qualcosa a cui ci si deve abituare. Niente di irrazionale, comunque: tre sezioni principali (Camera, Image e Setup) contengono tutto il necessario.
Appena si porta agli occhi l'ampio e luminoso mirino dotato di regolazione diottrica (ingrandimento 0,87x con obiettivo 70mm), si ha la sensazione di entrare in un altro mondo. Per chi proviene dalle reflex, la sensazione è grossomodo quella che si ha passando dal mirino di una APS-C a quello di una Full Frame.
Il sistema AF, messo alla prova con l'obiettivo Leica Summicron-S 100 mm f/2 ASPH, è sicuramente molto più veloce rispetto ai modelli precedenti, nonché più affidabile. È inoltre dotato di funzione tracking con previsione del fuoco in base al movimento del soggetto.
La sua reattività è, in assoluto, buona per un sistema medio formato, ma chi si aspetta la reattività fulminea delle migliori reflex 35mm rimarrà decisamente deluso. Ciò non di meno, grazie anche ai 3.5 fps di scatto continuo, la S Typ 007 è una medio formato capace di approcciare anche un certo tipo di fotografia dinamica.
Qualcuno potrebbe accusare Leica di anacronismo dato il singolo punto AF centrale, il che è senz'altro vero se il termine di paragone sono le reflex 35mm ma, di nuovo, nel mondo medio formato non c'è di molto meglio. Persino il sistema AF a 27 punti della Pentax 645z, che può essere considerato oggi lo stato dell'arte, ha sì molti punti, ma tutti estremamente raggruppati al centro, dato che il sensore AF SAFOX 11 è stato pensato per il formato APS-C; sul campo, non c'è quindi tra le due la differenza che ci si potrebbe aspettare leggendo le specifiche.
Una piacevole sorpresa, nell'utilizzo pratico, è arrivata dal blocco specchio-otturatore. A differenza di modelli precedenti o di altre medio formato, infatti, la S Typ 007 è molto più "gentile" allo scatto, e non provoca marcate vibrazioni che renderebbero più critico lo scatto a mano libera. Di fatto, può essere considerata come una reflex di elevata risoluzione (Nikon D800 e simili): 1/250 sec mette al riparo dal micromosso con il 100mm. A proposito di otturatore, questo è garantito 150.000 cicli.