Con la X-Pro2, Fujifilm ha cercato, e con buon successo a nostro avviso, di rendere la X-Pro1 più funzionale, senza cambiarne apprezzabilmente la natura. Il risultato è un corpo macchina dagli ingombri del tutto analoghi al precedente (solo 1mm extra in larghezza e in altezza, 3,4mm extra in spessore, 45g extra in peso) e dallo spirito assolutamente immutato, ma effettivamente più efficace grazie a pochi accorgimenti mirati (impugnatura, joystick).
Non tutte le buone le intenzioni si sono tradotte in buoni risultati (vedi ghiera ISO), ma nel complesso la X-Pro2 ha mantenuto tutto il fascino e l'efficacia "vecchio stampo" di una fotocamera a telemetro riuscendo però a offrire, allo stesso tempo, quei servizi e quelle funzioni che un pubblico esigente/professionale si aspetta da una moderna fotocamera digitale.
1 - L'impugnatura, più pronunciata rispetto alla X-Pro1 e dotata di un appoggio antiscivolo per le dita, rende superflue le guancette aggiuntive che, invece, sul precedente modello erano un acquisto consigliato.
2 - Sulla parte anteriore del corpo è comparsa una seconda ghiera di comando, utilizzabile per selezionare la coppia tempo/diaframma quando si lavora in P, i tempi di posa intermedi (stop intermedi) tra quelli selezionabili con la ghiera, e regolare la compensazione esposimetrica personalizzata quando la ghiera di compensazione superiore si trova sulla posizione Custom.
3 - Il selettore mirino ottico / EVF è ora dotato di pulsante centrale personalizzabile. Per impostazione predefinita, in modalità mirino ottico e in perfetto "stile Leica", mostra le cornici di inquadratura per le focali 35mm, 56mm, 60mm e 90mm.
4 - Il sensore X-Trans CMOS di terza generazione offre maggior risoluzione (24,3 Mpixel) e AF a rilevazione di fase integrata.
5 - Non poteva mancare il mirino "Multi Hybrid", ottico ed elettronico, che ha reso celebre la X-Pro1. La modalità ottica ora beneficia di una copertura leggermente maggiore (92% anziché 90%) e della funzione "telemetro digitale" (in pratica, un'area con ingrandimento sul punto di messa a fuoco) per favorire la MAF/correzione manuale. La modalità elettronica, dal canto suo, beneficia di una maggiore risoluzione dello schermo, passata da 1,44M di punti a 2,35M e di un maggior refresh: da 54 fps a 85 fps.
6 - Non è stato modificato il pratico selettore anteriore della modalità di messa a fuoco (singola, continua o manuale).
1 - La ghiera dei tempi, che ora arriva a 1/8000s, include anche la ghiera di selezione della sensibilità ISO. Ruotando semplicemente si modificano i tempi, sollevando e ruotando si modifica la sensibilità. Purtroppo, nel tentativo di modificare la sensibilità, è piuttosto facile modificare inavvertitamente anche il tempo di scatto, a meno che questo non sia impostato su Auto (posizione bloccata).
2 - La ghiera di compensazione esposimetrica, leggermente cresciuta in dimensioni, ora arriva a +/- 3 EV anziché +/- 2 EV, e include una posizione "Custom" per la scelta rapida di un valore personalizzato fino a +/-5 EV, selezionabile premendo e ruotando la ghiera di comando anteriore.
1 - Il display non è cresciuto in dimensione (3 pollici) ma è leggermente cresciuto in risoluzione, da 1,23M punti a 1,62M di punti. Approccio classico: posizione fissa, niente funzionalità touch.
2 - In generale la X-Pro2 offre un maggior numero di controlli fotografici diretti. Inediti i due pulsanti Fn3 e AE-L separato (sulla X-Pro1, il pulsante AE-L coincideva con il pulsante AF-L).
3 - Preziosissimo il joystick posteriore per la scelta rapida del punto AF.
4 - Anche il dorso è più sagomato, e dotato di un inserto anti-scivolo per l'appoggio del pollice. L'impugnatura è decisamente migliorata. A lato, si accede comodamente al doppio slot SD (che in precedenza era singolo e collocato nel vano batteria).
5 - Nella X-Pro2, tutto è stato reso raggiungibile con la mano destra. Spariti per questo i pulsanti a sinistra del display AF (sostituito dal joystick), AE (sostituito da Fn3, per default assegnato alla fotometria) e Drive; quest'ultimo rappresenta l'unica, piccola rinuncia, essendo la sua funzione ora svolta da un pulsante del PAD, precedentemente assegnato alla funzione Macro.