Le alluvioni che stanno colpendo la Thailandia sono prima di tutto un'emergenza umanitaria. Sono quasi 300 le vittime degli allagamenti in questa regione del Globo, quasi tutte causate dalla volontà di non abbandonare le proprie abitazioni da parte della popolazione più indigente, temendo furti delle poche cose possedute.
Una terra dalle mille contraddizioni, scelta però da moltissime aziende per il basso costo della mano d'opera e per la perizia del personale specializzato. Non fanno eccezione praticamente tutte le aziende attive nel campo della fotografia che, in questi giorni, subiscono a diverso titolo gli effetti delle inondazioni.
Fra queste sono due le aziende più colpite, ovvero Sony e Nikon. Sony ha recentemente presentato i modelli A77 e A65, equipaggiate con sensore da 23,4 Mpixel e attese al debutto per il mese di ottobre, quello in corso. Sembra però che vi saranno ritardi nella commercializzazione di questi nuovi apparecchi, almeno secondo Techradar, in quanto prodotti proprio nelle aziende localizzate nel luogo del disastro.
(credit: noppatjak)
Anche Nikon, stando alle dichiarazioni di Nikonrumors, avrà i suoi problemi. In base alla fonte, la fabbrica colpita è quella che produce la maggior parte delle reflex entry-level della casa giallonera, motivo per cui non è da escludere una commercializzazione a rilento di tali apparecchi.