Una medio formato che si tiene con una mano: è questo forse il primo aspetto che si evince dalla presentazione del CEO di Hasselblad Perry Oosting (ex-Vertu). La nuova Hasselblad X1D porta un sensore medio formato nel corpo di una fotocamera che pesa 725 grammi e che si impugna facilmente con una sola mano e che punta ad allargare molto le possibilità di utilizzo di questo segmento di fotocamere. Dalle immagini del live streaming questo fatto è ancora più evidente di quanto non lo fosse nelle immagini stampa stand-alone.
Il menu ricalca quello delle fotocamere professionali come H6D ed è accessibile tramite l'ampio touchscreen da 3" e 920k pixel, ma la macchina offre anche una ampia gamma di tasti per chi preferisse questo approccio.. Il mirino elettronico è forse la più grossa novità per una medio formato. Utilizza una pannello XGA da 2,36 milioni di pixel, quello più utilizzato dalla maggior parte delle mirrorless.
I sensore CMOS da 50 megapixel (43,8×32,9mm) arriva alla sensibilità massima di 25.600 ISO e promette 14 stop di gamma dinamica. La macchina ha doppio slot SD per la registrazione delle immagini, salva sia file JPG sia RAW .3FR, registra video Full HD a 25fps e offre connessione USB 3.0. Troviamo inoltre GPS integrato e connettività Wi-Fi.
Per ora sono due ottiche che compongono il sistema, con la promessa di un'espansione nel futuro prossimo. Abbiamo un'ottica più grandangolare Hasselblad XCD 45mm f/3.5 e una dalla focale più lunga Hasselblad XCD 90mm f/3.2. Entrambe sono ottiche autofocus (sistema a rilevazione di contrasto) e offrono sincro flash pari a 1/2000 di secondo con lo strsso sistema a otturatore centrale delle ottiche H. La macchina arriverà sul mercato alla fine di agosto (demo a partire da fine luglio) al prezzo di listino di 7.900€ (IVA esclusa). La macchina è costruita in Svezia, mentre per le ottiche non è stata rinnovata la partnership con Fujinon (che costruisce le ottiche del sistema H), ma la produzione delle lenti è stata affidata alla giapponese Nitto.