Apple e Kodak sono da più di un anno protagoniste di una lotta che le vede contrapposte nelle aule di tribunale, impegnate ad accusarsi vicendevolmente di infrazione di brevetti. Questo è solitamente il modo con cui vengono combattute le battaglie legali riguardanti i brevetti: a una accusa di plagio viene risposto con un'accusa simile, cercando poi di trovare una mediazione o arrivando alla fine a mettere tutto nelle mani dei giudici.
All'inizio del 2010 Kodak aveva mosso l'accusa a RIM e Apple di aver violato alcuni brevetti legati alla previsualizzazione delle immagini con i moduli fotocamera dell'iPhone e degli smartphone BlackBerry. Nel mese di aprile Apple aveva risposto con controaccuse presso l'International Trade Commission, sostenendo che le fotocamere digitali del produttore statunitense violano brevetti sulle immagini digitali di sua proprietà.
A maggio di quest'anno uno dei giudici dell'agenzia federale aveva preso le parti di Kodak, dichiarando che l'azienda di Rochester non aveva violato nessun brevetto Apple. Ora arriva la conferma di quella decisione da parte della ITC, come riportato da Reuters.
Pare che in fatto di brevetti Eastman Kodak, marchio storico della fotografia, sappia il fatto suo: nel 2009 e 2010 aveva intentato simili cause contro LG Electronics e Samsung, arrivando a farsi pagare 400 e 550 milioni di dollari per concedere in licenza le tecnologie coperte da brevetto. Secondo le stime degli analisti Kodak si aspetta di generare ricavi per 250/350 milioni di dollari all'anno fino al 2013 solo grazie alle sue tecnologie brevettate.