Prima di parlare approfonditamente di Canon PowerShot G1 X Mark II occorre fare una premessa importante. Il mondo della fotografia digitale è veramente affollato di apparecchi e può risultare semplicistico e fuorviante, talvolta, catalogare tutto sotto le macrocategorie reflex, mirrorless e compatte, dando alle prime la massima autorevolezza e alle ultime un veloce sguardo di sufficienza.
L'esempio più eclatante viene senza dubbio dal top di gamma Canon della serie PowerShot G: si commetterebbe un errore grossolano nel ritenerla una compatta come tante altre, poiché tutto è pensato per offrire il meglio in questo settore. Sono molti i professionisti che hanno affiancato al proprio corredo ordinario, fatto di reflex e obiettivi, il modello Canon PowerShot G1 X. Costosa, certo, ma in grado di offrire un'ottima qualità e impostazioni manuali senza compromessi, tutto a portata di ghiere.
Canon premia l'apprezzamento del pubblico esperto con una versione aggiornata, Canon PowerShot G1 X Mark II, in grado si spingersi ancora oltre (anche nel prezzo, come vedremo). Iniziamo a parlare di due elementi cruciali, ovvero il sensore e l'ottica integrata. Canon aggiorna l'elemento sensibile, standardizzato con la dicitura 1.5 come nella precedente versione, ma tagliandolo fino al rapporto 3:2: le dimensioni fisiche sono di 18,7mm x 12,5mm, ovvero circa 5 volte più grande di quello delle "normali" compatte 1/1.7, il doppio delle tipo 1.0, e circa il 55% della superficie di un APS-C (25,1mm × 16,7mm). Realizzato con tecnologia CMOS e rapporto 3:2, Canon dichiara 12,8 Megapixel e un comportamento in condizioni di luce difficili (ISO alti) ben superiore sia alla media delle compatte evolute, sia rispetto al modello precedente.
Passiamo all'ottica integrata e stabilizzata: Canon adotta un tuttofare con buone potenzialità grandangolari, poiché si parla di un'escursione focale di 24-120mm, prendendo ovviamente a riferimento il pieno formato. Un ulteriore punto di forza è però la luminosità: si va dal notevole f/2,0 a 24mm equivalenti contenendo la perdita di luce a f/3,9 alla focale massima, aprendo quindi la strada a un controllo dello sfocato veramente poco accessibile alle normali compatte e anche a diverse reflex base con ottica standard. Ulteriore freccia al proprio arco è la distanza di messa a fuoco di soli 5cm promettendo ottimi risultati in ambito macro, ottenibili anche grazie all'integrazione della funzionalità Manual Focus Peaking, pensata per correggere manualmente il fuoco.
Il design è completamente riprogettato: il telaio è in acciaio inox mentre il rivestimento esterno è in alluminio, al fine di contenere il peso ma al contempo garantire una resistenza ben superiore a quella della plastica.
Da segnalare è il sistema autofocus AiAF, che include ora 31 zone AF
rispetto alle 9 della precedente PowerShot G1X. L’alta densità di zone AF e
un’ampia copertura dell’inquadratura migliorano la capacità della fotocamera di
“agganciare” i soggetti con precisione quando si creano immagini con bassa
profondità di campo. Intorno all'obiettivo PowerShot G1 X Mark II dispone di una
doppia ghiera personalizzabile: quella a incrementi controlla ad esempio zoom,
diaframma e velocità dell’otturatore, mentre quella a movimento continuo
permette di eseguire regolazioni di precisione quando si mette a fuoco
manualmente, o mentre è impostata la messa a fuoco automatica.
Lo schermo LCD inclinabile touch-screen è di tipo capacitivo con diagonale di
7,5 centimetri (3,0”), da utilizzarsi per inquadrare. Per gli utenti più
esigenti è però disponibile un mirino elettronico opzionale, EVF-DC1, in
grado anche di ruotare fino a 90 gradi verso l’alto. Aggiornato anche il
processore di immagine, DIGIC 6: fino a 2,4 volte più veloce del processore
DIGIC 5, migliora la reattività complessiva della macchina, con una riduzione
del 56% del ritardo complessivo di scatto.
Sottointesa la presenza di connettività Wi-Fi e la possibilità di filmare nel formato full-HD; la sensibilità ISO arriva fino a 12800, mentre si possono generare file RAW a 14bit. Il target è principalmente (ma non certo esclusivamente) l'utente evoluto e il professionista alla ricerca di un'alternativa poco ingombrante alle proprie reflex, con uno spiccato orientamento al fotogiornalismo e alla street photography.
Quanto costa questa compatta dei sogni? Tenetevi forte: Canon suggerisce 935,00 Euro IVA inclusa, con disponibilità a partire da maggio. Più di alcune reflex o mirrorless, e nemmeno quelle base, ma Canon PowerShot G1 X Mark II è di fatto un prodotto unico sul mercato (almeno fino ad ora), in grado di rispondere a esigenze precise e al contempo elevate.