Il mercato degli smartphone è ormai letteralmente esploso, la concorrenza si è fatta sempre più agguerrita e sono molti i marchi che, tra le altre innovazioni implementate ad ogni nuova generazione, puntano a migliorare le caratteristiche fotografiche dei propri device.
Non è raro imbattersi nella rete in comparative più o meno azzardate tra smartphone e prodotti prettamente fotografici anche di gamma professionale; DxOMark, la popolare azienda specializzata nell'analisi di prodotti fotografici ha rivelato ultimamente dei dati interessanti a riguardo.
Dall'analisi effettuata risulta infatti come gli smartphone con migliori performance fotografiche odierni siano in grado di generare foto, ma anche video, qualitativamente superiori a quelli delle migliori compatte presenti sul mercato fino a poco tempo fa.
Il grafico mostra infatti come il Nokia 808 Pureview, che anche noi avevamo avuto modo di apprezzare nella nostra recensione ottenga una valutazione complessiva più alta di quella che era fino a qualche anno fa la migliore compatta in casa Canon.
Situazione del tutto analoga per quanto riguarda l'ambito delle riprese video; DxOMark confronta infatti quello che ritiene essere il miglior smartphone testato finora in questo campo, Samsung Galaxy S III, con una compatta di rango addirittura ancora in vendita su diversi canali come Canon Powershot S100; lo smartphone di punta della casa coreana esce nettamente vincitore dal confronto diretto.
Le conclusioni che si possono trarre da questi risultati sono molteplici. Da un lato non si può che prendere atto del fatto che già oggi e probabilmente in futuro ancora di più, uno smartphone di fascia alta può essere considerato quasi al pari di un prodotto espressamente fotografico (ma spesso può risultarne più utile seguendo l'imperativo "la miglior fotocamera è quella che hai sempre con te"); mentre dall'altro non va dimenticato che i risultati ottenuti con fotocamere ed ottiche di qualità non solo generano file migliori ma offrono un controllo sul risultato ed un ergonomia che uno smartphone probabilmente non potrà mai raggiungere.