Come era lecito attendersi, il nuovo sensore X-Trans CMOS III da 24,3 Mpixel sta progressivamente conquistando l'intera gamma di prodotti Fujifilm.
Oggi è il turno della compatta premium X100F, che succede alla X100T portando in dote, come principale novità, proprio quel sensore che ha rappresentato la principale novità anche per le recenti X-Pro2 e X-T2.
Nonostante l'incremento di risoluzione del 50% rispetto al modello precedente, la gamma di sensibilità nativa raggiunge ora i 12800 ISO, un valore considerato "in estensione" per la X100T. Avendo già verificato la bontà di questo sensore sulla X-T2, non abbiamo alcun dubbio sulla sua resa all'interno della X100F, anche ad alta sensibilità.
Le caratteristiche della linea X100 non sono state snaturate. Si tratta sempre di una compatta particolarmente adatta al reportage e alla fotografia "candid", dotata di ottica fissa equivalente a 35mm; in particolare, si tratta di un FUJINON 23mm f/2 costituito da 8 elementi in vetro divisi in 6 gruppi, con una lente a doppia superficie asferica e una HRI.
Ciò non di meno, le novità di questo modello non si esauriscono al solo sensore. Il corpo macchina ha beneficiato di un restyling che ne ha avvicinato il design a quello della X-Pro2; in particolare, risulta evidente fin dal primo sguardo la soluzione a doppia ghiera concentrica sulla parte superiore del corpo che gestisce tempi di scatto e ISO. Sulla X-Pro2 questa soluzione non ci aveva convinto del tutto, ma ha indubbiamente il grosso vantaggio di mettere a disposizione un ulteriore, immediato controllo fotografico e di rendere coerenti tra loro corpi diversi di pari generazione, facilitando per l'utente Fuji il passaggio dall'uno all'altro.
Ancora a proposito di ergonomia e disposizione dei comandi, arriva sul dorso il comodissimo "joystick" già apprezzato sulla X-Pro2, insieme a una leggera ridistribuzione dei comandi che portano a destra del display i pulsanti di riproduzione – anche in questo caso, una modifica coerente con quanto già visto sulla sorella maggiore.
Da segnalare anche un affinamento delle funzioni del mirino ibrido OVF+EVF, in particolare per quanto riguarda la funzione "telemetro elettronico" che visualizza, in un angolo del mirino ottico, un'immagine elettronica a supporto della messa a fuoco. Ora l'ingrandimento della piccola finestra EVF dentro l'OVF è modificabile (1x, 2,5x o 6x). Inoltre, il frame rate del mirino elettronico è salito a 60 fps.
Ovviamente, trattandosi di un sensore ibrido, il nuovo X-Trans III porta in dote anche importanti migliorie in ambito autofocus: 325 punti a rilevazione di fase con 91 zone AF selezionabili, nuove modalità di raggruppamento, nuove opzioni per la messa fuoco continua e sensibilità migliorata in basse luci dipingono un quadro formalmente identico a quello della performante X-T2 (vedi esame autofocus).
Per una fotocamera che monta un 35mm equivalente l'inseguimento dei soggetti potrà non essere fondamentale, ma un sistema AF reattivo e sicuro certo non guasta anche su una fotocamera per il reportage.
Per gli estimatori della serie X100, insomma, si tratta dell'evoluzione più significativa dall'introduzione della capostipite. Chi già pensa a un upgrade, ha tempo fino a metà febbraio 2017 per accantonare i circa 1430 Euro necessari (€ 1429,99 il prezzo di listino).
Con la X100F sono stati annunciati contestualmente anche due nuovi aggiuntivi ottici: il grandangolare WCL-X100 II, che porta la focale a 28mm equivalenti, e il "tele" TCL-X100 II, la porta a 50mm.