Si può migliorare il bokeh del Fujinon XF56mm F1.2R? Fujifilm è sicura che si possa fare, ed ecco spiegato il nuovo Fujinon XF56mm F1.2R ADP.
La differenza è tutta nelle ultime tre lettere, ADP, che stanno per obiettivo apodizzato. In pratica, nello schema ottico è stato inserito un ulteriore filtro digradante circolare, che riduce progressivamente la luce trasmessa ai margini. L'effetto è uno sfocato più morbido e tridimensionale. Si tratta, per chi ama le statistiche, del primo obiettivo apodizzato autofocus mai prodotto finora.
Ovviamente la presenza del filtro riduce parzialmente la luce che raggiunge complessivamente il sensore, ed ecco spiegata la stampigliatura sul corpo obiettivo di una doppia scala: il classico numero F, in bianco, e il numero T, in rosso, che è il dato valido ai fini del calcolo dell'esposizione. Essendo il filtro digradante, la massima differenza tra F e T si ha ai diaframmi più aperti; tale differenza si riduce progressivamente chiudendo il diaframma, fino a scomparire a partire da f/5.6.
Se si esclude il filtro ADP, il nuovo nato è funzionalmente equivalente al precedente 56mm. Medio tele da ritratto, corrispondente a 85mm nel formato 35mm, con la sua apertura massima f/1.2 è oggi l’obiettivo più luminoso per mirrorless APS-C. È costituito da 11 elementi in vetro, divisi in 8 gruppi, con una lente asferica e due lenti a bassa dispersione. Aspetto interessante (e utile in presenza di obiettivi di elevata apertura), l'ottica include anche un filtro ND per poter essere utilizzato con diaframma aperto anche in piena luce.
L''XF56mm F1.2 R APD supporta la tecnologia LMO (Lens Modulation Optimizer), che in presenza di corpi macchina compatibili corregge l'effetto di diffrazione per mantenere elevata qualità d'immagine anche a diaframmi molto chiusi. Sarà in vendita a partire da Novembre 2014 al prezzo suggerito al pubblico di 1.349,99 Euro.