Sembrava che, dopo la crisi vissuta in autunno, la vendita della divisione sensori e di alcuni importanti brevetti avesse dato fiato a Kodak, ma questo inizio di 2012 vede riaddensarsi scure nubi sul futuro della storica azienda di Rochester.
Nonostante la decisione di vendere la divisione gelatine (attiva nella produzione di gelatine per fotografia e stampa, ma anche in campo alimentare e farmaceutico) Eastman Gelatin a Rousselot, divisione del gruppo Vion Food Group, Kodak è ancora a rischio di essere depennata dalle liste di Wall Street, un colpo che risulterebbe fatale per lo storico marchio. Il New York Stock Exchange ha infatti avvertito Kodak che, se le sue azioni non torneranno sopra il valore di 1 dollaro per i prossimi 6 mesi, il titolo potrebbe essere sospeso.
La situazione è talmente grave per Kodak da spingere l'azienda a pensare seriamente, almeno stando a quanto riporta il Wall Street Journal, di fare ricorso al Chapter 11, parte della legge fallimentare statunitense equivalente all'amministrazione controllata prevista dalla legislazione italiana. In parole semplici Kodak sta seriamente pensando di dichiarare bancarotta.
Il Chapter 11 è una procedura di riorganizzazione sotto amministrazione controllata e non è, al contrario del Chapter 7, una forma di amministrazione finalizzata alla cessazione dell'attività e alla liquidazione dell'azienda: è una misura estrema, ma che potrebbe andare nella direzione del salvataggio del marchio. Al momento Kodak non ha rilasciato commenti in merito.