Dopo le voci circolate negli scorsi giorni, ora l'atto è ufficiale: Kodak ha dichiarato bancarotta. Eastman Kodak Company ha fatto richiesta alla U.S. Bankruptcy Court del Southern District di New York di essere ammessa all'amministrazione controllata e alla protezione previste dal Chapter 11 della legislazione fallimentare statunitense.
Come avevamo già approfondito nella notizia precedente (Leggi la news 'Kodak a un passo dalla bancarotta'), Il Chapter 11 è una procedura di riorganizzazione sotto amministrazione controllata e non è, al contrario del Chapter 7, una forma di amministrazione finalizzata alla cessazione dell'attività e alla liquidazione dell'azienda.
Il fine di Kodak è quello di ricorrere alla misura estrema della bancarotta per provare a risollevare le sue sorti. L'azienda di Rochester in un comunicato stampa ha dichiarato di aver ottenuto un prestito con scadenza a 18 mesi di 950 milioni di dollari da Citigroup, per migliorare la liquidità attuale e il capitale a disposizione per le operazioni di rilancio. Kodak ritiene di essere in grado, grazie al prestito, di avere sufficiente liquidità durante la fase di amministrazione controllata e ristrutturazione per continuare a fornire beni e servizi in modo ordinario ai propri clienti.
L'obiettivo di Kodak per i prossimi mesi è quello di avviare una fase di ristrutturazione, con un taglio dei costi strutturali e con la monetizzazione degli asset non strategici. Nel frattempo Eastman Kodak Company continua a provare a ricavare il massimo dal suo portafoglio brevetti: gli ultimi due marchi citati in giudizio per infrazioni legate ai brevetti sono Fujifilm e Samsung.