Il nuovo formato di schede di memoria XQD è stato lanciato all'inizio dell'anno con il primo, e al momento unico, prodotto in grado di sfruttarlo, la reflex ammiraglia di casa Nikon D4. Il formato punta ad essere l'erede dello standard Compact Flash, ormai caratterizzato da 18 anni sulle spalle.
Le schede di memoria XQD puntano su dimensioni più contenute di quelle di una CompactFlash (38,5x29,8x3,8 mm contro 42,8x36,4x3,3 mm per il Tipo I) ma superiori a quelle di una SD (21,5x20x1,4 mm) e sull''interfaccia di tipo PCI Express per partire dal dato attuale di 1 Gbit/s in lettura e scrittura (circa 125 MB/s) fino a valori prossimi ai 5 Gbit/s (circa 640 MB/s) per le prossime generazioni. Le capacità di memorizzazione invece si attesteranno presto sui 2 TB.
Fra le case che hanno collaborato allo sviluppo del nuovo standard, insieme a SanDisk e a Sony, che recentemente ha presentato la seconda generazione delle sue schede XQD, c'è la stessa Nikon. Come era stato anticipato farà il suo ingresso nel mercato delle schede XQD anche la statunitense Lexar, che ormai da diversi anni lavora in partneship con la nipponica Nikon.
La casa di Fremont, California, annunciato che le prime schede Lexar XQD garantiranno una velocità massima di trasferimento dati pari a 2,5 Gb/s (320 MB/s), parecchio superiore alla velocità offerta dalla CompactFlash Lexar Professional 1000x UDMA 7, prodotto di punta del produttore statunitense in ambito CF, la cui velocità di lettura garantita è di 150 MB/s.