La posa B e la posa T esistono da quando le macchine fotografiche hanno fatto la loro comparsa, anzi nei primissimi apparecchi l'esposizione non era regolata da meccanismi a tempo, ma dalla mano del fotografo. Ai tempi d'oro delle reflex e della pellicola erano strumenti dedicati a mani esperte, visto l'alta probabilità di buttare via preziosi centimetri di film con risultati scadenti, mentre ai tempi del digitale è certamente più semplice e meno dispendioso provare a giocare con le due modalità, praticamente a costo zero. Lo ricordiamo per i meno esperti la posa B lascia aperto l'otturatore finché dura la pressione sul pulsante di scatto, mentre la posa T lo apre alla prima pressione e lo chiude alla seconda. In mezzo c'è il calcolo 'a naso' del tempo di scatto da parte del fotografo che, per questo, deve avere un buon bagaglio di esperienza per ottenere foto anche solo accettabili.
La nuova Olympus OM-D EM-5 Mark II naturalmente offre entrambe le modalità, ma con una funzione che rivoluziona in modo netto la fotografia a tempi non prefissati. Con LiveBulb e LiveTime si può seguire in tempo reale l'esposizione sul display della fotocamera, interrompendola al momento giusto, senza dover tirare a indovinare e vedendo il risultato solo a otturatore chiuso. Qui l'immagine è visualizzata in anteprima, in tempo reale a otturatore aperto. Si tratta di uno strumento che rende accessibile la fotografia delle lunghe pose a tutti, senza richiedere troppi tentativi o difficili calcoli per stimare il tempo di esposizione corretto ed è accessibile anche tramite il controllo remoto via smartphone.
Ancora più semplice e più potente dal punto di vista creativo è LiveComposite: in pratica la macchina scatta una foto correttamente esposta (in base ai parametri impostati dall'utente, con visualizzazione in anteprima sul display LiveView) e poi riapre l'otturatore modificando l'immagine solo dove viene aggiunta nuova luce. Difficile da spiegare a parole, offre risultati incredibili: ad esempio è possibile scattare una foto di un tramonto e poi fare light painting su di essa, senza doversi preoccupare della durata dell'esposizione. Un utilizzo che potrebbe cambiare la vità di molti è la caccia ai fulmini, che viene resa di una semplicità davvero estrema.
Niente più calcoli e lunghe attese per lo scatto perfetto: con la nuova Olympus OM-D EM-5 Mark II è basta scattare la foto coi toni che si preferiscono (ad esempio leggermente sottoesposta per dare un tono drammatico alle nuvole) e poi lasciare che la macchina a otturatore aperto catturi i fulmini ogni qual volta essi si presentano. Abbiamo fatto alcune prove lasciando la macchina a otturatore aperto anche per 15 minuti, cosa molto difficile da fare con una fotocamera tradizionale.
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