Lily Camera è stato forse il primo drone a fa sognare di un mondo fatto di riprese in autonomia, con il quadricottero in grado di seguire il soggetto da solo evitando gli ostacoli sul percorso. Il cammino di Lily è stato però più complicato del previsto e oggi la compagnia ha diramato un avviso a tutti quelli che avevano partecipato alla campagna di crowdfunding informandoli della decisione di chiudere i battenti e far partire le procedure di rimborso della quota versata.
Il processo che doveva portare dall'idea iniziale al prodotto finale ha visto diversi intoppi e, nonostante la raccolta di ben 34 milioni di dollari da fondi di investimento dopo il primo giro di crowdfunging, dopo diversi ritardi ora la compagnia ha deciso che non ci sono le condizioni per procedere alla produzione finale. La prima data stimata di arrivo sul mercato era febbraio 2016, ma poi era stata ritardata all'estate e successivamente ai primi mesi di quest'anno. Ma ora la notizia è che Lily non si farà.
Quello dei droni a guida autonoma in grado di seguire soggetti in movimento ed evitare ostacoli è un settore che sta facendo vittime illustri, tra le quali figura anche GoPro: l'azienda leader nelle action camera aveva infatti rilasciato all'inizio del 2016 un teaser relativo a un drone con tali caratteristiche, salvo poi mancare clamorosamente il colpo sul prodotto finale presentato a Photokina 2016 e vedendo poi addirittura il ritiro dal mercato delle unità prodotte per problemi di stabilità in volo. Al momento dei big DJI con il suo Mavic Pro e gli aggiornamenti per Phantom e Inspire e Parrot con l'aggiornamento del suo Bebop 2 sono riusciti a raggiungere l'obiettivo, anche se pure la seconda non se la passa benissimo.