Questo autunno ha visto il mondo della fotografia intrecciarsi in modo molto forte con quello della finanza: Kodak ha appena deciso di vendere la sua divisione sensori per riportare il proprio bilancio a livelli accettabile e Olympus è protagonista di una saga che sembra non aver fine. Le dimissioni del CEO e Presidente Michael Woodford hanno scoperchiato un vaso di Pandora dal quale i problemi non smettono di uscire.
Dopo le dimissioni di Woodford e del suo antagonista Tsuyoshi Kikukawa ora arrivano anche quelle del vice presidente Hisashi Mori, accusato assieme a Kikukawa di essere responsabile delle forti perdite che il produttore Giapponese ha registrato negli ultimi anni. I due sarebbero responsabili, assieme all'auditor Hideo Yamada, di aver nascosto la reale situazione finanziaria agli investitori.
L'attuale presidente Shuichi Takayama, scaricando la colpa sul terzetto di dirigenti, afferma di non essere stato precedentemente al corrente dei fatti e non ha escluso di procedere in sede penale contro i tre. Sembrerebbe una cattiva abitudine consolidata in Olympus: i dirigenti avevano tenuto nascosto le perdite a partire dagli anni '90, anche utilizzando alcuni fondi delle acquisizioni per tappare i buchi e non far emergere il problema.
La posizione di Olympus è davvero critica e l'ulteriore caduta del 30% del valore delle azioni del produttore nipponico testimonia come la fiducia degli investitori sia al minimo storico. Staremo a vedere se il futuro della casa sarà compromesso in maniera irrevocabile o se la pulizia ai vertici riuscirà a riportare Olympus sulla giusta strada.