Olympus licenzia il  primo CEO non giapponese per divergenze culturali

Olympus licenzia il primo CEO non giapponese per divergenze culturali

di Roberto Colombo, pubblicata il

“Appena dopo sei mesi dal suo insediamento il CEO di Olympus Michael Woodford, il primo non giapponese, viene licenziato per divegenze culturali”

La scorsa settimana in Olympus è avvenuto un vero e proprio terremoto a livello manageriale, i cui strascichi stanno continuando a farsi sentire in questi giorni, assieme alle precisazioni dei protagonisti. Venerdì la notizia del licenziamento del primo CEO e presidente di Olympus non giapponese, Michael Woodford, aveva colpito la posizione sui mercati dell'azienda nipponica, che aveva fatto registrare un tonfo di ben 19 punti percentuali del valore delle sue azioni.

La notizia è giunta inaspettata in quanto Michael Woodford aveva una trentennale storia in Olympus ed era salito alla carica di presidente solo nell'aprile scorso. Il comunicato di Olympus riportava di insanabili divergenze culturali tra il britannico e gli altri dirigenti giapponesi dell'azienda. In particolare, come riporta Reuters, il nodo della questione sarebbe il piano di cambiamenti progettato da Woodford, che ha trovato molte resistenze tra i nati nel paese del sol levante, poco inclini a modificare lo status quo.

I cambiamenti voluti da Woodford erano soprattutto legati alla ristrutturazione dell'azienda (ad esempio la filiale europea) per ottenere il massimo contenimento dei costi e il raggiungimento degli obiettivi a medio termine che il CEO aveva prefissato alla sua insediazione. Inoltre pare che i giapponesi non abbiano digerito le proposte di modifica al comparto ricerca e sviluppo e il suo non adeguarsi alle convezioni dell'azienda, che prevedono di far passare gli ordini attraverso tutta la catena dei responsabili delle diverse unità: Woodford in diversi casi ha saltato alcuni passaggi parlando direttamente con i membri dello staff, sempre stando alla ricostruzione di Reuters.

I mercati sembrano aver digerito male la politica indecisa di Olympus, che prima mette al suo capo uno straniero per riuscire a costruire un piano di ristrutturazione e taglio dei costi, salvo poi lecenziarlo quando proprio questo cambiamento crea divergenze interne. Le cariche di Woodford sono state assunte ora da Tsuyoshi Kikukawa.


Commenti (11)

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Commento # 1 di: alexdal pubblicato il 18 Ottobre 2011, 08:50
certe volte mi sembra strano come tante aziende giapponesi sono al top. Perche' hanno una burocrazia incredibile e sono restie a esportare la loro cultura.

I giapponesi lavorano tanto ma sono lenti e super burocratici e fedeli alla catena di comando.

Inoltre quasi tutti i prodotti culturali giapponesi (anime, manga, film, libri sono stati importanti da americani o francesi ma mai esportati da giapponesi.
Il cibo e' copiato dai cinesi, ma o importato da occidentali, ma mai esportato (tranne rari casi e pochi mercati)
Altri prodotti:

macchina del riso, washlet, frigorifero giapponese, e altro, non sono mai esportati o importati (anche per problemi elettrici)
Commento # 2 di: dnarod pubblicato il 18 Ottobre 2011, 09:04
sullo stacanovismo dei giapponesi si potrebbe anche aprire una parentesi: non è completamente vero...stare mediamente 14 ore al giorno in ufficio non implica essere più produttivi di uno che ce ne sta 8.

per i prodotti non saprei dire...non esportano film e dorama, perchè non sono gradevoli per il pubblico occidentale...sugli anime, manga, vg e circondario invece ci fanno un sacco di soldi, da un sacco di anni direi...

l'elettronica di consumo è una nota dolente...io desidero un suihanki decente da anni, ma non arriveranno mai qui a meno di non farseli spedire (troppi soldi)...del resto non vedo proprio un occidentale a usare una lavatrice o un cuociriso jap...se parliamo di gabinetti poi, prova a immaginare il bagno di un locale frequentato da tamarri qui, che fosse equipaggiato con toilette japan style...lol mi sto cappottando dalla sedia solo a pensarlo...

btw niente male essere licenziato per divergenze culturali è uno dei motivi per cui amo i jappi
Commento # 3 di: Steve Grow pubblicato il 18 Ottobre 2011, 09:04
E' la loro cultura e la loro storia che li rende chiusi al mondo esterno, ma è un discorso complesso da spiegare in poche righe. Il loro modo di vivere ha dei pregi e dei difetti ovviamente, ma se vedo come funzionano le cose qua i Italia o meglio dire come non funzionano, meglio cosi per loro.
Commento # 4 di: Lotharius pubblicato il 18 Ottobre 2011, 11:13
Attenzione, non è così facile nè sensato riassumere e giudicare una cultura in poche righe, specie se si tratta di una estremo orientale. Ci sono molti libri che trattano non solo la cultura, ma proprio la modalità dei rapporti commerciali e di business in generale con Paesi come la Cina o il Giappone. Proprio perchè la loro storia è profondamente diversa dalla nostra si verificano comportamenti ed eventi che ci sembrano assurdi, eppure non lo sono. Anzi, alla fine molti dei nostri comportamenti sono assurdi...
Forse il licenziamento del neo-presidente ha delle motivazioni che noi non sapremo e che quindi ci fa sembrare la cosa paradossale, ma obiettivamente un'azienda così grande che dà la fiducia ad una persona e poi gliela toglie nel giro di pochi mesi desta preoccupazioni più che altro negli azionisti (visto che il dio denaro è più potente di ogni altra cosa...).
A me non sembra affatto strano, specie se ripenso al libro Stupore e tremori di Amélie Nothomb; la cosa è perfettamente sensata :-D

PS: dire che il cibo giapponese è uguale a quello cinese è una sparata piuttosto colossale e inoltre se si vuole trovare i prodotti giapponesi basta cercare nel posto giusto. Ovviamente si pagano di più però non è impossibile.
Dnarod, se ti interessa è possibile comprare un ottimo rice cooker della Sanyo a circa 125£, non è come quelli della Tiger, ma ti assicuro che è eccezionale, lo uso da un mesetto e va che è ua meraviglia; bisogna solo dotarsi di un adattatore di spina. ;-)
Commento # 5 di: dnarod pubblicato il 18 Ottobre 2011, 11:22
uk? sai che non ci avevo mai pensato? grazie della dritta, provo a fare un giro in giro
Commento # 6 di: Melandir pubblicato il 18 Ottobre 2011, 12:01
Io ho comprato il cuociriso di fabbricazione Coreana, funziona a meraviglia, a Milano non è una cosa impossibile da trovare, ma purtroppo costano cari
Commento # 7 di: izutsu pubblicato il 18 Ottobre 2011, 12:15
Io me lo son fatto spedire dai genitori di mia moglie, un Sanyo... adoro la musichetta che fa alla fine della cottura, e vai di sticky rice

comunque si trovano alla grande anche in Italia, anche se con molti meno programmi...
Commento # 8 di: dnarod pubblicato il 18 Ottobre 2011, 12:18
acc, magari i tempi sono cambiati, fino a un paio di anni fa la situazione era critica...io più che farmi una googlata tattica o un giro sulla baia non saprei...ringrazierei molto per delle fonti comunque (magari pm, visto che stiamo scivolando in un ot abbastanza pronunciato)
Commento # 9 di: argent88 pubblicato il 18 Ottobre 2011, 21:27
CEO e buoi dei paesi tuoi dicono in Giappone.
Commento # 10 di: Baboo85 pubblicato il 19 Ottobre 2011, 10:25
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