Agli albori della fotografia le tecniche di ripresa stereoscopica avevano sperimentato una grande interesse ed erano molte le proposte dotate di due ottiche adatte allo scopo. Dopo anni in cui la fotografia stereoscopica per dare l'effetto della terza dimensione spaziale sembrava andata in pensione l'ultimo anno con le innovazioni nel campo dei display e in quello della ripresa hanno riportato dato nuova linfa alla ripresa stereoscopica e alle tecniche 3D.
Se la riproduzione di contenuti può contare al momento su una solida base, la ripresa è ancora un mercato apertissimo e Panasonic ha deciso di entrare in questa nicchia con grande forza. La sua nuova videocamera HDC-SDT750 offre infatti la possibilità di montare un aggiuntivo ottico dotato di due lenti e punta a portare il 3D su un camcorder consumer. Panasonic SDT750 utilizza un sistema di sensori 3MOS con risoluzone effettiva 7.590.000 pixel (2.530.000 pixel x 3), offre registrazione con risoluzione 1080/50p, modalità iA (Intelligent Auto) comprendente il nuovo stabilizzatore ottico HYBRID O.I.S., e un gran numero di controlli manuali.
Anche le fotocamere EVIL del sistema LUMIX G Micro System entrano nel mondo del 3D grazie allo sviluppo di un obiettivo Micro Quattro Terzi a due ottiche studiato per la ripresa della terza dimensione. L'ottica nel suo complesso ha le dimensioni tradizionali del sistema Micro Quattro Terzi e crea immagini stereoscopiche da dare in pasto al lavoro del processore di immagine 3D: è quindi richiesto che il corpo macchina supporti la funzione. Panasonic annuncerà nei prossimi mesi l'arrivo di modelli compatibili, ma probabilmente potrebbe anche aggiornare il firmaware dei modelli già in commercio per favorire l'adozione del nuovo obiettivo 3D da parte della sua base di clienti.