DJI ha dato uno scossone al mercato dei droni con il suo Mavic Pro: sono soprattutto le funzionalità di tracking dei soggetti e inseguimento a rappresentare il suo punto di forza. All'opposto sono per il nuovo nato in casa GoPro - Karma - una mancanza poco spiegabile, dato che erano i due aspetti che maggiormente avevano colpito il pubblico quando il marchio americano aveva lanciato il teaser durante lo sviluppo del prodotto. Si tratta di tecnologie che oggi il mercato richiede e con cui gli altri produttori devono fare i conti.
Parrot ha scelto la via dell'aggiornamento per i suoi prodotti e oggi il produttore francese ha reso disponibili le funzioni di ‘follow me’ con GPS e visual tracking nell'app FreeFlight Pro per iOS per il suo drone BeBop 2. Gli utenti Android dovranno invece attendere fino a dicembre per pote effettuare l'upgrade dell'app. L'aggiornamento con la nuova funzionalità avrà un costo di €19,99 (dopo 15 giorni di prova gratuita in modalità free trial): l'iniziativa non potrà che fare piacere ai possessori del drone della casa francese, che con una ventina di euro si troveranno per le mani un prodotto rinnovato, con nuove funzionalità, senza dover puntare su un nuovo modello.
nuova funzione lavora grazie a nuovi algoritmi di visual tracking; sviluppata da Parrot, la funzione ‘follow me’ combina tre parametri: visual tracking, sistema GPS dello smartphone e, se disponibile su di esso, il barometro. Quest'ultimo ottimizza l'inseguimento verticale del soggetto. In modalità Auto Follow si può impostare il soggetto, la distanza da esso (minimo 5 metri) e l'angolo di visione sullo smartphone, riponendo quest'ultimo in tasca o nello zaino una volta partite le riprese. In qualsiasi momento è possibile dall'app riprendere il controllo del drone, anche attivando manovre automatizzate come lo slide laterale o le manovre definite Orbita (movimento intorno al soggetto a 360°), Parabola (salita ad arco a circa 10 metri di altezza tenendo l'inquadratura fissa sul soggetto), Boomerang (andata e ritorno di 30 metri spostandosi lungo l'asse della telecamera) e Zenith (salita a 15 metri di altezza e successiva discesa mantenendo il soggetto al centro dell'inquadratura). In alternativa è possibile guidare il drone con delle manovre manuali impostando il tracking del soggetto, in modo che la telecamera rimanga sempre puntata su quest'ultimo.