Sony è contenta ogni volta che un iPhone 6 viene venduto: infatti ogni esemplare dello smartphone della Mela genera per il colosso giapponese 20 dollari di ricavi, grazie alla presenza di due sensori Sony che equipaggiano sia la fotocamera posteriore, sia quella anteriore del cellulare di casa Apple.
Quella che si occupa della produzione di sensori è una delle divisioni che meglio si comporta in casa Sony, con un'incredibile market share del 40%. In particolare nel campo dei cellulari Sony ha conquistato la leadership piazzando i suoi sensori un po' ovunque, dai cellulari di produzione cinese ai top di gamma come Samsung Galaxy S6 e iPhone 6. Sony investirà più di un miliardo di dollari nelle strutture che producono sensori per venire incontro alla forte domanda, che va dai cellulari alle reflex full frame, fino alle medio formato, passando per le videocamere di sicurezza e quelle di monitoraggio industriale.
Delle divisioni Sony, quella che produce sensori è certamente la prioritaria, visti gli introiti che riesce a generare e nel piano di investimenti è in cima alla lista assieme a videogiochi, film e musica. Fotocamere, videocamere e sistemi audio sono in una fascia inferiore, mentre per prestazioni smartphone e televisori sono in fondo alla lista, con la possibilità di vedere lo stesso destino del marchio Vaio, ceduto a un fondo di investimenti nipponico.