Polaroid ha sofferto parecchio l'avvento del digitale, passando da essere la fotocamera più 'popolare' del secolo scorso a prodotto quasi zimbello per alcuni tentativi di digitalizzazione poco riusciti.
Ora con Polaroid Originals si torna - letteralmente - alle origini, rifacendo un salto indietro nel passato e ritornando all'analogico. In questo periodo di rigurgito vintage/analogico è un'operazione che commercialmente ha senso e che riporta sotto il cappello Polaroid il lavoro fatto in questi anni da Impossible Project.
Una breve cronistoria per i meno ferrati in materia di Polaroid. L'avvento del digitale aveva portato al progressivo declino dei volumi di fatturato dell'azienda, che nel 2008 aveva deciso di chiudere i battenti delle linee di produzione delle pellicole autosviluppanti. Nello stesso anni un terzetto composto da Dr. Florian Kaps, André Bosman e Marwan Saba decise di rilevare i macchinari di produzione e provare a raccogliere l'eredità di Polaroid dando vita a Impossible Project, mentre Polaroid si dedicava ad esperimenti di macchine fotografiche digitali con stampa istantanea affidandosi alla tecnologia ZINK. Nel maggio scorso il maggiore azionista di Impossible Project, il polacco Wiaczeslaw Smolokowski, ha acquisito PLR IP Holdings, compagnia proprietaria del marchio Polaroid e delle relative proprietà intellettuali.
Ricongiunto finalmente il marchio con la tecnologia delle pellicole analogiche autosviluppanti nasce oggi Polaroid Originals, con la fotocamera analogica istantanea Polaroid OneStep 2 i-Type Camera, accompagnata da una nuova generazione di pellicole Polaroid Originals con formato originale, a colori, in bianco e nero e con una nuova gamma di edizioni speciali.Come già accaduto per Impossible Project, le nuove pellicole possono essere utilizzate sia per le fotocamere istantanee analogiche di nuova generazione come OneStep 2, sia per i pricipali modelli delle fotocamere Polaroid vintage.
È già disponibile in preorder al prezzo di €119.99.