Parlare del sistema Ricoh GXR è sempre interessante, vista la sua unicità nel campo della fotografia digitale. L'azienda giapponese, nota più per le proprie fotocopiatrici, fax e stampanti che per gli apparecchi fotografici, costituisce di fatto una mosca bianca nello scenario fotografico odierno. L'immagine stereotipata del giapponese, molto rigido e inquadrato nelle regole, poco si addice a Ricoh o quantomeno al proprio management, vista l'originalità di alcune soluzioni proposte, percepite come genialità o bizzarrie a seconda dei punti di vista.
Una di queste soluzioni è sicuramente il sistema GXR modulare. Facciamo un passo indietro nel tempo per capire di cosa stiamo parlando. Le macchine fotografiche reflex analogiche avevano e hanno ancora due grandi vantaggi: il primo è quello dell'ottica intercambiabile (come per le cugine digitali), il secondo è quello della possibilità di sostituire l'elemento sensibile, che nella fattispecie di traduce nella possibilità di adottare differenti tipi di pellicola a seconda delle esigenze.
Il digitale ha perso questa caratteristica, anche se va detto che i moderni sensori, uniti ai software di gestione, godono di una estrema adattabilità a ogni circostanza. Rimane il fatto che Ricoh ha pensato, e soprattutto commercializzato, un sistema per recuperare questa adattabilità alle situazioni, proponendo il sistema GXR. Si tratta di un sistema modulare in cui la base incorpora i principali comandi manuali, ghiere, display dorsale e mirino, mentre i moduli aggiuntivi integrano sensore e ottica.
Un sistema aperto, quindi, che attualmente dispone di 4 diversi moduli che adottano sensori di differente dimensione e ottiche con lunghezze focali pensate in base alle esigenze. Per scendere nel particolare rimandiamo alla consultazione del sito ufficiale in queste pagine. La novità di questi giorni è la presentazione di un nuovo modulo per il sistema GXR molto particolare, in quanto permetterà di utilizzare ottiche Leica M, come anticipato a febbraio di quest'anno da voci che ora possiamo considerare fondate.
Il nuovo modulo Ricoh GXR A12 adotterà un sensore APS-C con tecnologia CMOS da 12Megapixel, oltre a un attacco che oltre alle già citate lenti Leica M potrà montare ottiche differenti per mezzo di adattatori. Previsti alcuni interventi via software per applicare correzioni in base alla lente utilizzata, fuoco manuale assistito e altre caratteristiche che saranno più chiare quando avremo modo di toccare con mano il nuovo modulo.
Il prezzo del modulo è di 649,00 Dollari USA. Si tratta di una cifra non certo bassa, ma serve fare una considerazione. I possessori di ottiche Leica M possono ora contare su un'alternativa molto ma molto più economica a una Leica digitale compatibile col proprio parco ottiche, motivo per cui la scelta di Ricoh non ci appare affatto bizzarra. Non finisce qui, comunque: Ricoh crede molto nel proprio sistema GXR, tanto che ci si attende una lunga serie di moduli per il futuro comprendenti interpretazioni differenti in termini di sensori e modelli compatibili, nonché accessori come proiettori, hard disk e stampanti. Non resta che attendere per capire quale altra interessante bizzarria arriverà dal reparto ricerca e sviluppo Ricoh.