Adobe cambia passo e strategia: appena un anno dopo aver introdotto Creative Cloud, il piano per utilizzare i programmi di Adobe Creative Suite in modalità software as a service, ha deciso di mettere a disposizione la suite completa solo a chi sottoscrive questo tipo di piano, togliendo di fatto dal mercato dei software da installare solo in locale il pacchetto completo. Adobe concentrerà le sue energie per lo sviluppo solo delle applicazioni per i servizi SaaS.
Questa è una delle notizie più di rilievo che arriva dall'Adobe MAX, conferenza che ogni anno mette sul piatto le novità della software house statunitense. Adobe ha altre armi per spingere i clienti verso la versione cloud dei suoi servizi, che sul medio e lungo periodo offre una remuneratività ben più alta di quella dell'acquisto singolo dei file da installare: Photoshop CC offrirà ad esempio strumenti esclusivi, non disponibili nella versione da installare in locale. Una funzionalità è il tool Camera Shake Reduction, che molto aveva fatto parlare tempo fa ed era tornato agli onori della cronaca recentemente.
Nuovo anche l'approccio per Camera RAW, che ora vede la possibilità di accesso dal menu dei filtri e l'applicazione dello sviluppo dell'immagine su diversi layer, per mettere nelle mani del fotografo una flessibilità maggiore nella manipolazione dei suoi scatti. Incluse inoltre le nuove funzionalità Upright e Radial Gradient introdotte nella beta di Lightroom 5. Questa mattina Adobe tiene una conferenza stampa a Milano per la presentazione delle novità al mercato italiano, vi potremo offrire le prime impressioni sui nuovi strumenti e su costi che Adobe intende applicare ai servizi Creative Cloud.