Più di un anno fa Sony ha presentato la tecnologia SLT, Single Lens Translucent, basata sull'utilizzo di uno specchio fisso semitrasparente al posto del meccanismo a specchio ribaltabile tipico delle reflex, tecnologia portata poi su tutta la gamma Alpha, anche su un prodotto prosumer come Alpha A77.
Con nostra sopresa abbiamo trovato tra i fotografi incontrati negli ultimi tempi diverse voci a favore di questa scelta (meno parti in movimento, corpo più leggero, autofocus a rilevazione di fase sempre attivo), ma con una domanda comune, quella relativa alla resa effettiva del mirino elettronico a confronto con i mirini ottici a pentaprisma.
Sony ha rilasciato i dettagli tecnici relativi ai display OLED che equipaggiano i mirini di Alpha A77 e A65 e della mirrorless Sony NEX-7. Non si tratta di display con pixel formati da emettitori organici colorati, ma si tratta di un approccio più simile a quello dei classici LCD: Sony ha infatti creato uno strato OLED elettroluminescente bianco, al quale ha sovrapposto un filtro a matrice colorata. Il risultato è un display di piccole dimensioni ad alta risoluzione che copre, stando a quando dichiarato da Sony nel suo PDF tecnico, il 90% del gamut NTSC, con un tempi di risposta pari a 0,01 millisecondi.
Il risultato è, dalle nostre prime analisi sulla SLT Sony Alpha A77, molto convincente, con un'esperienza d'utilizzo che si stacca dalla media dei mirini LCD a cui siamo generalmente abituati: luminosità molto buona e uniforme, buon contrasto e abbastanza risoluzione da permettere la messa a fuoco manuale, quasi al pari di un mirino ottico. Sarà interessante capire se Sony riuscirà a portare questa tecnologia anche su diagonali più elevate.