Steve McCurry accusato di uso eccessivo di Photoshop si difende: 'Sono un narratore non un giornalista'

Steve McCurry accusato di uso eccessivo di Photoshop si difende: 'Sono un narratore non un giornalista'

di Roberto Colombo, pubblicata il

“"Ho sempre lasciato che fossere le mie immagini a parlare, ma ora capisco che la gente vuole che dica in che categoria mi ritrovo. Oggi direi che sono un narratore visuale": chiarisce così la sua posizione Steve McCurry dopo le accuse di aver utilizzato troppo Photoshop nelle sue foto. Ma promette che in futuro ne limiterà l'uso.”

Eliminare soggetti dalle foto è una pratica che era già possibile quando si scattava in pellicola, anche se - a quei tempi - era un'operazione accessibile solo ai maghi della camera oscura: oggi con Photoshop basta selezionare il timbro clone, sfruttare gli strumenti di riempimento in base al contesto e poi passare il cerotto sulle sbavature per avere un risultato che, se fatto bene, può scappare anche all'occhio più esperto. Addirittura anche le fotocamere dei cellulari scattando una breve raffica sono oggi in grado di eliminare oggetti o soggetti indesiderati dalle foto in modo totalmente automatico, con un solo click.


Nello spostamento della figura nella foto qualcosa è andato storto...
Foto (della foto) originale qui

Non era certo appartenente alla schiera del lavori 'fatti bene' il ritocco che uno dei collaboratori di Steve McCurry aveva operato su una foto delle strade di Cuba esposta alla Venaria Reale: un fotografo italiano, Paolo Viglione, aveva riscontrato infatti una maldestra 'photoshoppata' sulla foto citata. Utilizzando gli strumenti di Photoshop una delle persone ritratte era stata spostata di qualche centimetro forse ai fini di una composizione più equilibrata. Da lì si è scatenata una piccola crociata contro McCurry, che inizialmente ha semplicemente dato la colpa a una mossa maldestra e poco ragionata del suo collaboratore (poi licenziato), ma che in seguito ha dovuto ammettere, a fronte di diverse segnalazioni di foto evidentemente ritoccare, un utilizzo abbastanza pesante di Photoshop in alcuni dei suoi scatti.

Nel fotogiornalismo i ritocchi che vanno a modificare le immagini, con rimozioni o aggiunte, non sono ammessi e le linee editoriali dei giornali in questo sono molto chiare e non ammettono eccezioni. Ricordiamo ad esempio il caso di Narciso Contreras, licenziato da Associated Press dopo aver riscontrato una manipolazione in una delle sue foto. Su simile linea si muovo anche i concorsi: nel 2013 la rimozione di un semplice sacchetto di spazzatura da una foto era costata la vittoria del concorso fotografico del National Geographic a Harry Fisch. Dopo settimane in cui la vicenda ha continuato a tenere banco, McCurry ha deciso di chiarire la sua posizione in un'intervista concessa a Time.

"Ho sempre lasciato che fossero le mie immagini a parlare, ma ora capisco che la gente vuole che dica in che categoria mi ritrovo. Oggi direi che sono un narratore visuale". Visual Storyteller, è questo il termine utilizzato da McCurry per descriversi. "Gli anni in cui documentavo i conflitti sono lontani e sono sempre stato un freelance, ad eccezione per un breve lasso di tempo in cui ho lavorato per un giornale locale della Pennsylvania. Alcuni dei miei lavori sono sconfinati nel mondo della fine art e ora sono esposti in collezioni e musei. È praticamente impossibile darmi una classificazione precisa, ma è anche dovuto al fatto che la mia carriera si estende su un lasso di 40 anni e si è evoluta così come i mezzi espressivi sono cambiati".


La GIF di Kenneth Bachor per Time rende evidente la manipolazione sull'immagine per poterla utilizzare nel formato verticale della copertina

Il Time ha sentito anche il parere di Sarah Leen, direttrice della fotografia del National Geographic, che ha sottolineato come il controllo sulle immagini che vengono inviate alla rivista sia rigoroso e che i ritocchi non sono ammessi. Lo stesso McCurry, però, ricorda chiaramente una sua immagine utilizzata in una copertina della rivista nel 1984: in quel caso a una foto orizzontale fu aggiunta una porzione di acqua 'clonata' per poterla utilizzare nel formato verticale. McCurry aggiunge: "In molti direbbero che era sbagliato, ma penso che fosse invece del tutto appropriato, in quanto l'integrità e la veridicità della foto sono rimaste intatte. Quel ritocco ha permesso a un'immagine dal grande potere evocativo di non essere rigettata per la copertina". Sul tema della copertina ritoccata, che stride con i rigidi principi attuali della rivista la Leen ha replicato: "Erano altri tempi, ora non succederebbe mai". In quegli anni era già successo al National Geographic: nel 1982 utilizzando il computer (il sistema di manipolazione digitale non era Photoshop a quei tempi, ma Scitex), le piramidi egiziane di Giza furono avvicinate per fare sì che la foto orizzontale del fotografo Gordon Gahan potesse essere utilizzata per la copertina.

Nel 1982 le Piramidi di Giza riprese da Gordon Gahan, si avvicinarono 'magicamente' per poter entrare in copertina

"Pensavo di poter fare quello che volevo delle mie foto personali sotto il punto di vista estetico e della composizione" - ha continuato McCurry durante l'intervista - "ma mi rendo conto che possa risultare fuorviante per le persone che mi vedono ancora come un fotoreporter. In futuro mi impegnerò a utilizzare il programma in misura minima, anche per i miei lavori ripresi durante viaggi personali". In realtà McCurry ha perfettamente ragione quando pensa di poter fare quello che vuole delle sue foto, anche alterandole togliendo persone e particolari per aumentarne la potenza evocativa, ma come sottolinea Sarah Leen, l'importante è che la linea di confine tra fotografia editoriale e quella fine art e commerciale sia ben chiara. Se la linea comincia a diventare impercettibile si può generare confusione, mentre è importante che la fotografia di reportage resti oggettiva, senza manipolazioni e che la trasparenza in questo settore sia massima. Voi cosa ne pensate? Steve McCurry va messo all'angolo in punizione per i suoi fotoritocchi o il fine (fotografico) giustifica i mezzi (Photoshop)?


Commenti (58)

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Commento # 1 di: aald213 pubblicato il 01 Giugno 2016, 11:59
Originariamente inviato da: Redazione di Hardware Upgrade
Link alla notizia: http://www.fotografidigitali.it/new...ista_62980.html

"Ho sempre lasciato che fossere le mie immagini a parlare, ma ora capisco che la gente vuole che dica in che categoria mi ritrovo. Oggi direi che sono un narratore visuale": chiarisce così la sua posizione Steve McCurry dopo le accuse di aver utilizzato troppo Photoshop nelle sue foto. Ma promette che in futuro ne limiterà l'uso.

Click sul link per visualizzare la notizia.


La giustificazione classica dei fotografi è che le foto non rappresentano un'immagine fedele della realtà, ma una rielaborazione artistica.

A me sta bene, ma che accompagnino ogni foto con un avviso "questa foto è significativamente differente dalla realtà", altrimenti sono dei semplici bugiardi, dato che l'aspettativa istintiva di ogni utente è che una foto rappresenti fedelmente la realtà.

Steve Curry è semplicemente un mercante; e il giudizio spetterà al mercato (vale a dire all'utenza). Se ci fosse interesse e giudizio negativo nei confronti del fotoritocco [eccessivo], idealmente la richiesta del suo servizio calerà; sarebbe interessante, essendo un caso esemplare per mandare il messaggio.
Commento # 2 di: Bello&Monello pubblicato il 01 Giugno 2016, 12:22
Che delusione...

io sono un fotografo amatoriale e già mi "scoccia" lavorare in una foto su bilanciamenti e contrasti perchè secondo me il bello è catturare l'istante esattamente com'è.

Usare photoshop per modificare i dettagli di una foto spostando o eliminando soggetti per me è abberrante.

Ma la delusione più grossa da fan di McCurry è che (cito testualmente dall'articolo) "...il ritocco che uno dei collaboratori di Steve McCurry aveva operato su una foto..."

Ritocco di un collaboratore?!? ma stiamo scherzando!?!? che delusione...
Commento # 3 di: zyrquel pubblicato il 01 Giugno 2016, 12:29
Originariamente inviato da: aald213
La giustificazione classica dei fotografi è che le foto non rappresentano un'immagine fedele della realtà, ma una rielaborazione artistica.

non è una giustificazione, o meglio il termine "giustificazione" implica che qualcuno ha fatto qualcosa di sbagliato e questo non è sempre vero, anzi non lo è quasi mai ( e a quanto pare non lo è di certo in questo particolare caso )
Originariamente inviato da: aald213
A me sta bene, ma che accompagnino ogni foto con un avviso "questa foto è significativamente differente dalla realtà"

appunto, nelle foto di McCurry non mi pare ci sia nulla di significativamente differente dalla realtà
Originariamente inviato da: aald213
altrimenti sono dei semplici bugiardi, dato che l'aspettativa istintiva di ogni utente è che una foto rappresenti fedelmente la realtà.

beh, sarebbe anche ora che gli "utenti" imparino cosa sia davvero la fotografia, perchè se cercano la "realtà" sono fuori strada

Link ad immagine (click per visualizzarla)
[I]John Hilliard, Cause of Death (1974)[/I]
Originariamente inviato da: aald213
Steve Curry è semplicemente un mercante; e il giudizio spetterà al mercato (vale a dire all'utenza).

un tantinuo ingenua pensare che l'utenza finale abbia davvero voce in capitolo in questi affari
Originariamente inviato da: aald213
Se ci fosse interesse e giudizio negativo nei confronti del fotoritocco [eccessivo], idealmente la richiesta del suo servizio calerà; sarebbe interessante, essendo un caso esemplare per mandare il messaggio.

la lotta contro il fotoritocco eccessivo è già in corso, ma colpire McCurry non sarebbe una gran bella idea perchè, come si evince dall'articolo, non ha praticamente nessuna colpa

...comunque l'aspetto positivo del ritardo cronico degli articoli di hwu è che permette di non far finire nel dimenticatoio le vecchie notizie come questa
Commento # 4 di: zyrquel pubblicato il 01 Giugno 2016, 12:37
Originariamente inviato da: Bello&
io sono un fotografo amatoriale e già mi "scoccia" lavorare in una foto su bilanciamenti e contrasti perchè secondo me il bello è catturare l'istante esattamente com'è.

notizia flash...con una fotocamera NON puoi catturare l'istante esattamente com'è, lavorare suelle impostazioni base della foto è esattamente quello che devi ( e puoi ) fare per avvicinarti alla realtà, che poi ovviamente è solo la percezione della tua realtà
Originariamente inviato da: Bello&
Usare photoshop per modificare i dettagli di una foto spostando o eliminando soggetti per me è abberrante.

nessuno ti obbliga a farlo, ma devi lasciare che gli altri lo facciano se vogliono ( ovviamente sono daccordo sul fatto che tali alterazioni siano implicitamente o esplicitamente dichiarate )
Originariamente inviato da: Bello&
Ritocco di un collaboratore?!? ma stiamo scherzando!?!? che delusione...
quale sarebbe il problema? pensi che i "grandi" fotografi che lavoravano a pellicola non avessero collaboratori che facevano il lavoro sporco in camera oscura?
Commento # 5 di: aald213 pubblicato il 01 Giugno 2016, 12:48
Originariamente inviato da: zyrquel
beh, sarebbe anche ora che gli "utenti" imparino cosa sia davvero la fotografia, perchè se cercano la "realtà" sono fuori strada


non è affar tuo dettare cosa piaccia all'utenza e cosa no.

sei uno di "quei fotografi", giusto?
Commento # 6 di: GTKM pubblicato il 01 Giugno 2016, 13:19
Ma a questo punto, la differenza tra una foto ed un "disegno" realizzato al PC quale sarebbe? Io sinceramente mi aspetto che una foto mostri il palo della luce "esattamente" dove si trova
Commento # 7 di: demon77 pubblicato il 01 Giugno 2016, 13:23
Originariamente inviato da: Bello&
io sono un fotografo amatoriale e già mi "scoccia" lavorare in una foto su bilanciamenti e contrasti perchè secondo me il bello è catturare l'istante esattamente com'è.

Usare photoshop per modificare i dettagli di una foto spostando o eliminando soggetti per me è abberrante.

Ma la delusione più grossa da fan di McCurry è che (cito testualmente dall'articolo) "...il ritocco che uno dei collaboratori di Steve McCurry aveva operato su una foto..."

Ritocco di un collaboratore?!? ma stiamo scherzando!?!? che delusione...


Io la vedo in modo opposto. E sono d'accordo con McCurry.
E' un punto di vista logicamente, non pretendo sia verità assoluta.. ma ti spiego il perchè di questo pensiero:

Quando faccio una foto lo faccio per un fine.. e ovviamente questo fine determina in modo radicale quali siano le variabili in gioco nel fare la foto.

Se, poniamo caso, sto facendo delle foto della scena di un incidente per quaetioni di indagine o simile è chiaro che il criterio principe sarà la assoluta chiarezza oggettiva della foto, con inquadradtura rigida e ovviamente senza alcun tipo di modifica o ritocco, perchè il suo scopo è appunto quello di DOCUMENTARE.

Ma se cambiamo il contesto e voglio fare una foto che "racconta" un posto o una situazione, anche idealizzandola o comunque col fine di trasmettere una emozione.. allora il fine della foto non è più quella di documentare ma è quella di trasmettere allo spettatore quella tale emozione.
Quindi perchè non devo togliere "il difetto" se ostacola il mio intento di raccontare qualcosa attraverso quella foto?

Provocazione (ma neanche troppo): faccio la foto e non va bene se tolgo il segnale stradale con photoshop.. ma se per assurdo vado a segare via il segnale stradale e opi faccio la foto allora va bene?

Estendendo il discorso: se "preparo" una foto organizzando luci, soggetti, inquadrature, trucco e via dicendo... non equivale forse a "photoshoppare" la realtà per renderla come vogliamo?
Commento # 8 di: zyrquel pubblicato il 01 Giugno 2016, 13:26
Originariamente inviato da: aald213
non è affar tuo dettare cosa piaccia all'utenza e cosa no.

beviti una camomilla e rileggi cosa ho scritto ( cmq non sono un fotografo di nessun tipo quindi qualsiasi cosa tu intenda con "quei" sei fuori strada )

ho parlato di imparare proprio perchè i gusti ( che sono giustamente liberi ) sono soggetti alla conoscenza della materia: se non sai come e perchè si fa una cosa non puoi essere in grado di giudicarla

la foto che ho linkato ne è un chiarissimo esempio, la "gente comune" deve capire che la realtà è, nel migliore dei casi, una percezione soggettiva ( a sua volta di una percezione soggettiva di un'altra persona ) di una piccola parte del nostro mondo racchiusa in un piccolo momento nel tempo...anche una foto assolutamente "reale" non racconta sempre la verità, bisogna capirlo e farsene una ragione e poi dirlo anche agli altri

altro esempio banalissimo: quante persone ci sono che non si rendono conto che i jpg che escono dalle loro fotocamere sono in ogni caso dei raw modificati?? dobbiamo lasciar loro continuare a parlare di come le foto "originali" siano migliori o magari perdiamo un po' del nostro tempo ad insegnar loro come stiano le cose in realtà??

poi, sia chiaro, a chi produce, fa comodo avere un'utenza ignorante, è più facile e profittevole dar loro in pasto materiale scadente ( magari prodoto da loro stessi )

---edit---

Originariamente inviato da: GTKM
Ma a questo punto, la differenza tra una foto ed un "disegno" realizzato al PC quale sarebbe?

la differenza sta semplicemente nel modo in cui realizzi l'immagine finale, per secoli i giornali hanno usato dei disegni per i loro articoli, non c'è nulla di sbagliato nell'usare un media o l'altro ( o un mix )...quello che conta è, in base al contesto, quale messaggio/informazione arriva all'utente finale
Originariamente inviato da: GTKM
Io sinceramente mi aspetto che una foto mostri il palo della luce "esattamente" dove si trova

se stai leggendo un articolo di cronaca che parla di un'auto che si è schiantata contro un palo della luce allora si, il palo deve essere al suo posto...ma se si parla di architettura gotica e nella foto c'è una bella chiesa non ti piacerebbe avere una bella foto senza inutili e fastidiose distrazioni??
Commento # 9 di: leddlazarus pubblicato il 01 Giugno 2016, 13:42
gridiamo allo scandalo se le foto delle modelle sono ritoccate, e giusto lamentarsi anche di questi lavori.

per rispondere a questa
"notizia flash...con una fotocamera NON puoi catturare l'istante esattamente com'è, lavorare suelle impostazioni base della foto è esattamente quello che devi ( e puoi ) fare per avvicinarti alla realtà, che poi ovviamente è solo la percezione della tua realtà"

è vero che la fotocamera non cattura proprio la realta. pero' quando guardi una foto digitale ci sono innumerevoli fattori che non ti daranno mai la realtà al 100%

poi dovresti correggerla immediatamente dopo lo scatto per confrontarla con l'ambiente che ti circonda.

se la ritocchi una settimana dopo lo fai solo per avvicinarla ai tuoi gusti e non certo alla realtà.

un po' come ascoltare un CD e modificare il suono con un equalizzatore. Ma anche se lo sentissi "puro" non è detto che il tuo impianto te lo restituisca nel modo corretto.
Commento # 10 di: aald213 pubblicato il 01 Giugno 2016, 13:46
Originariamente inviato da: zyrquel
un tantinuo ingenua pensare che l'utenza finale abbia davvero voce in capitolo in questi affari


non vedo traccia di "finale" da nessuna parte, cosí come "mercato" in senso generale non si riferisce ad alcun pubblico specifico.

hai per caso fotoritoccato il mio post? ah, ma non c'è alcun problema.
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