Kodak ha visto in meno di dieci anni crollare il mercato delle pellicole e in ambito cinematografico il suo fatturato è calato del 96%, passando da 12,4 miliardi di dollari ai 449 milioni di quest'anno: l'opzione di chiudere lo stabilimento e di ritirarsi dal mercato è stata quindi presa in seria considerazione.
La cordata guidata da Quentin Tarantino, Christopher Nolan, Judd Apatow, e J.J. Abrams ha però fatto pressioni sulle produzioni in modo che fosse raggiunto un accordo con il nuovo CEO Jeff Clarke: da un lato i registi si sono assicurati anni di forniture, dall'altro Kodak Eastman può contare su un minimo garantito di acquisti - il vero nodo dell'accordo - che permette di dare solidità alla produzione sul lungo termine. Gli studios si sono quindi impegnati a comprare un certo quantitativo di pellicola negli anni a venire, anche se al momento non sanno effettivamente quante produzioni decideranno di rimanere ancorate a questa tecnologia, ma perdere l'estro creativo di nomi come quelli che compongono la cordata era una prospettiva ben peggiore. "Si tratta senza dubbio di una forte esposizione finanziaria, ma penso che se non l'avessimo fatto, non avremmo potuto più guardare negli occhi alcuni dei nostri registi", ha commentato Bob Weinstein, co-chairman di Weinstein Co.
Quentin Tarantino sul set di Bastardi senza Gloria, girato in pellicola - Weinstein Company/Everett Collection
Di sicuro J.J. Abrams in questo momento di pellicola ne sta consumando a fiumi: Star Wars Episode VII è infatti girato proprio di questi tempi a pellicola. Judd Apatow, che attualmente sta girando a pellicola la sua commedia Trainwreck, prevista per il 2015 e che vede nel cast Daniel Radcliffe e Tilda Swinton, ha dichiarato: "C'è della magia nella grana e nella qualità dei colori che ottieni quando giri in pellicola".