Fujifilm annuncia oggi tre nuove compatte, tra le quali di distingue la "professionale" XQ2. Tascabile (100x59x33mm), ricercata nello stile ma avanzata nelle funzioni offerte, la XQ2 segue a poco più di un anno di distanza la capostipite XQ1 (annunciata nell'ottobre del 2013), aggiornandone prevalentemente l'elettronica interna.
Per quanto riguarda il sensore, è stata mantenuta la collaudata formula del CMOS X-Trans da 2/3" e 12 Mpixel, che equipaggia anche il modello superiore X30; dalla X30 è stato preso in prestito anche il processore d'immagine EXR II, che raddoppia la potenza di calcolo disponibile rispetto al primo modello.
La maggior potenza di calcolo viene impiegata per gestire il sistema AF ibrido, che secondo Fujifilm è il più veloce al mondo (messa a fuoco in 0,06 secondi, intervallo tra scatti consecutivi 0,3 secondi), e in generale per assicurare la massima reattività a un modello già molto veloce per la sua categoria. Un algoritmo, dopo l'analisi della scena, decide autonomamente se utilizzare la messa a fuoco a contrasto o a rilevamento di fase, seleziona automaticamente un massimo di 9 aree e riconosce i volti. Sembra quindi che sbagliare messa a fuoco sia impossibile ...
Parte della potenza di calcolo viene sfruttata anche dalla funzione LMO, o Lens Modulation Optimizer, che basandosi sulla concetti di elaborazione del segnale migliora la qualità dell'immagine e la resa dei dettagli.
Non viene sfruttata, invece, per espandere la gamma ISO, che rimane compresa tra 100 e 12.800, come per il precedente modello.
L'ottica sembra proprio essere la stessa del modello precedente, a sua volta derivata dalla XF1: Fujinon 6.4-25.6mm f/1.8-4.9, equivalente a 25-100mm, costruita includendo 4 elementi asferici e 3 a bassa dispersione. É perlopiù una buona notizia, dato che sulla XQ1 ha dimostrato di essere molto nitida al centro, di "tenere" piuttosto bene ai bordi e di garantire ottimo contrasto, soffrendo un po' solo in termini di aberrazione cromatica. La sua generosa apertura massima f/1.8 crolla però rapidamente al crescere della focale, fino ad arrivare a un decisamente meno lusinghiero f/4.9.
Il corpo macchina dal design essenziale è molto pulito ma efficace, grazie all'idea del pulsante E-Fn, equivalente allo Shift della tastiera, che raddoppia le funzioni dei pochi controlli fisici disponibili, e alla ghiera frontale multifunzione.
Il display è rimasto da 3 pollici e 920.000 punti. Non mancano un modulo Wi-Fi integrato e le classiche opzioni creative Fuji: filtri creativi e simulazione pellicola, tra cui è stata aggiunta la nuova "Classic Chrome" che ha debuttato recentemente sulle mirrorless Serie X. La XQ1 sarà disponibile da marzo 2015 a poco meno di 380 Euro.
Presentate contestualmente anche la "rugged" XP80, che consente di portare il suo sensore CMOS da circa 16 Mpixel (1/2.3") e il suo zoom 5x a partire da 28mm fino a 15 metri sott'acqua, e la bridge FinePix S9800, solito leggero restyling annuale dei modelli superzoom che, davanti a un sensore sempre da circa 16 Mpixel e sempre in formato 1/2.3", esibisce uno zoom 50x equivalente a 24-1200mm f/2.9-6.5.
Anche questi due modelli saranno disponibili a partire da marzo. La XP80 al prezzo di circa 200 Euro, la S9800 a poco meno di 300 Euro.