Batteria al litio: molte macchine entry-level non vengono vendute con batteria dedicata ma sfruttano le normali batterie stilo; questo può comportare delle limitazioni sia di durata che di corretto funzionamento poiché le normali stilo potrebbero non erogare abbastanza corrente per alimentare i circuiti. Le batterie dedicate sono studiate appositamente e permettono di fare un alto numero scatti. Se proprio dovete affidarvi alle stilo, fate attenzione a sceglierle ricaricabili da 2500 mAh e usate il trucco di caricarle tramite un caricatore lento in maniera da favorirne la durata. Nel caso ci si voglia rivolgere verso caricatori veloci è bene scegliere quelli 'intelligenti', in grado di evitare una carica eccessiva, mettendo al riparo da danneggiamenti delle batterie o situazioni pericolose.
Esempio di fotocamera che accetta batteria proprietaria e stilo
Le ottiche possono essere del tipo più disparato, in particolare per quanto riguarda la portata dello zoom. Uno zoom è un'ottica che copre diverse lunghezze focali ovvero permette di ingrandire il soggetto tanto più quanto la sua estensione è grande. Poche di queste, tuttavia, coprono l'area effettiva di un grandangolo risultando quindi non pratiche nel momento in cui si fotografano ambienti all'aperto di elevata dimensione o scene di gruppo. E' bene quindi leggere attentamente le informazioni tecniche alla ricerca dell'effettiva area di copertura dell'obiettivo, privilegiando le ottiche capaci di aperture grandangolari agli zoom teleobiettivo spinti.
Per facilitare la lettura delle caratteristiche viene spesso riportata la lunghezza focale equivalente al formato 35 mm: quest'ultimo è il formato reflex standard che rappresenta la diagonale dell'area di pellicola impressionata; nel formato reflex standard vengono considerate grandangolari tutte le ottiche con lunghezza focale minore o uguale a 35 mm. In particolare un buon grandangolo è un'ottica come il 28 oppure il 24 mm.
Due ottiche dedicate al sistema Alfa di Sony
Salendo in fascia medio alta, la presenza dello stabilizzatore di immagine è sicuramente una linea di confine. Ogni casa lo chiama con sigle differenti. Attraverso un sistema di azione reazione la macchina percepisce il movimento che le trasmette la mano e lo compensa con un movimento uguale e contrario del sensore oppure delle ottiche. Assicuratevi che sia effettivamente uno stabilizzatore e non solamente la capacità di aumentare la sensibilità per ottenere tempi di scatto più rapidi, questo infatti fa crollare la qualità. Lo stabilizzatore è utile? Decisamente si! Con l'esperienza se ne può fare a meno ma di certo è una marcia in più in diverse situazioni di scatto. Non faremo qui test e confronti tra le diverse case costruttrici, sfogliando le pagine del sito potete avere un idea delle diverse soluzioni presenti sul mercato, dopo di che il vostro fotografo di fiducia saprà certamente consigliarvi per il meglio. Non ci resta che augurarvi buona scelta!
UPDATE: Non perdetevi la versione aggiornata di questa guida, quella che include anche le fotocamere mirrorless, la trovate a questo indirizzo.