Guida alla fotografia - parte 3: l'esposizione

Guida alla fotografia - parte 3: l'esposizione

di Matteo Cervo , pubblicato il

“Nella terza puntata della nostra guida fotografica in cinque puntate affronteremo il tema dell'esposizione. Un breve viaggio che andrà dalle prime camere stenoscopiche ai diaframmi, dalle sensibilità ISO delle vecchie pellicole a quelle dei moderni sensori digitali. Una guida per districarsi tra latitudine di posa, controluce e tempi di sicurezza”

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Commenti (43)

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Commento # 21 di: ripper71 pubblicato il 31 Ottobre 2007, 09:22
x vincino

grazie per la precisazione... in effetti ho una fuji con il super ccd, anche se di oltre 3 anni fa... francamente non posso gridare al miracolo, ma probabilmente è l'obiettivo a non essere particolarmente luminoso
Commento # 22 di: street pubblicato il 31 Ottobre 2007, 09:46
Originariamente inviato da: ripper71
grazie per la precisazione... in effetti ho una fuji con il super ccd, anche se di oltre 3 anni fa... francamente non posso gridare al miracolo, ma probabilmente è l'obiettivo a non essere particolarmente luminoso


Ma in quel caso, non ti serve una lente luminosa. Le lenti "luminose" vengono chiamate anche "veloci", si capisce il perché: Perché ti permettono di avere un tempo minore di esposizione, ma poi la fotografia - immaginiamo una natura morta in studio con sfondo bianco - sarà identica (a parte colori, saturazione, nitidezza che fanno parte delle caratteristiche intrinseche della lente).

L' effetto che poi porta l' uso dei diaframmi aperti é una mnor profondità di campo, ma a livello di esposizione e gamma dinamica non ci saranno differenze tra due lenti, una luminosa e una no.

Per risolvere una situazione come quella del controluce le UNICHE possibilità sono:

1) sviluppo del raw enfatizzando le ombre e appiattendo le luci
2) fotoritocco con 2 immagini, prendi il cielo di una e la torre dell' altra
3) hdr: fai un braketing di più esposizioni (da 3 a salire) e li fondi assieme. Questo porta a risultati dall' irreale al fotorealistico
4) sfrutti l' occasione per enfatizzare il momento ( http://www.flickr.com/photos/45893626@N00/525234013/ )
5) torni in un' altro momento, dove la differenza di EV é minore. Dubito che una pellicola avrebbe esposto bene quel caso, ad esempio.
Commento # 23 di: okram69 pubblicato il 31 Ottobre 2007, 11:30
Originariamente inviato da: Motosauro
Sempre più interessante, continuo a seguire appassionato
Bravi!

P.S.
Come nota negativa, mi state facendo tornare la scimmia di comprarmi la reflex, il che data la cifra è un male


A dire il vero non è strettamente necessario l'uso di una fotocamera reflex per poter seguire i suggerimenti della guida.
Tutti i parametri di cui si parla nell'articolo, possono essere gestiti in modalità "manuale" o "semiautomatica" anche da molte fotocamere che reflex non sono.
Molte fotocamere di tipo Bridge, ad esempio, consentono la regolazione di tutti i parametri di cui si parla nell'articolo e di conseguenza permettono al fotoamatore di sperimentare quanto detto. Magari si obietterà che sulle reflex, attraverso le svariate ghiere, la selezione dei vari parametri è più veloce e comoda da impostare, ma ciò non toglie che chi si affaccia alla fotografia con intenzioni non professionali possa trarre da queste soluzioni grande divertimento, senza considerare l'esborso necessario che in questo caso diventa davvero molto minore.
Ulteriore vantaggio è il fatto che con le bridge si riescono ad avere spesso anche ottiche che consentono un'enorme flessibilità, passando da obbiettivi grandangolari a tele anche molto spinti; con le reflex questo significa comprare un parco obiettivi spesso più costosi della corpo macchina stesso.
Spero che il senso del mio intervento sia chiaro, non voglio dire che una bridge sia meglio di una reflex o viceversa ovviamente, ma fare presente ai neofiti della fotografia che non è necessario investire grandissime cifre per poter ottenere risultati più che soddisfacenti e per poter sperimentare i suggerimenti oggetti dell'articolo.
Commento # 24 di: Motosauro pubblicato il 31 Ottobre 2007, 12:00
Originariamente inviato da: okram69
A dire il vero non è strettamente necessario l'uso di una fotocamera reflex per poter seguire i suggerimenti della guida.
Tutti i parametri di cui si parla nell'articolo, possono essere gestiti in modalità "manuale" o "semiautomatica" anche da molte fotocamere che reflex non sono.
Molte fotocamere di tipo Bridge, ad esempio, consentono la regolazione di tutti i parametri di cui si parla nell'articolo e di conseguenza permettono al fotoamatore di sperimentare quanto detto. Magari si obietterà che sulle reflex, attraverso le svariate ghiere, la selezione dei vari parametri è più veloce e comoda da impostare, ma ciò non toglie che chi si affaccia alla fotografia con intenzioni non professionali possa trarre da queste soluzioni grande divertimento, senza considerare l'esborso necessario che in questo caso diventa davvero molto minore.
Ulteriore vantaggio è il fatto che con le bridge si riescono ad avere spesso anche ottiche che consentono un'enorme flessibilità, passando da obbiettivi grandangolari a tele anche molto spinti; con le reflex questo significa comprare un parco obiettivi spesso più costosi della corpo macchina stesso.
Spero che il senso del mio intervento sia chiaro, non voglio dire che una bridge sia meglio di una reflex o viceversa ovviamente, ma fare presente ai neofiti della fotografia che non è necessario investire grandissime cifre per poter ottenere risultati più che soddisfacenti e per poter sperimentare i suggerimenti oggetti dell'articolo.


Più o meno pensavo anch'io ad una cosa così. Quello che temo (e l'esperienza finora m'ha insegnato così è di arrivare a prendere una bridge, trovarla limitante e dovermela tenere perché nel frattempo è talmente scesa di valore che non avrebbe senso rivenderla.
Commento # 25 di: street pubblicato il 31 Ottobre 2007, 12:24
son d' accordo con entrambi.

Imho, finché come bridge si considera una fuji 6500, il costo (sui 250) permette di non piangere troppo quando si vuol fare il passo.
D' altro canto, qua sul mercatino é stata venduta (ieri) una 300d canon a 250 euro.

Non é l' ultima nata, non aveva un tele, quindi solo il 28-80 equivalente, ma era un ottimo mezzo per iniziare senza grossi esborsi
Commento # 26 di: deurylia pubblicato il 31 Ottobre 2007, 12:27
Concordo pienamente con okram69.
Quale felice possessore di una fuji s5600 (242€ nel 03/06), penso di aver speso bene i miei soldi!
Ho imparato un sacco di cose, fatto esperienza, capito i limiti della macchina e mi son divertito fes!
Di certo non faccio foto da professionista, ma penso che come rapporto qualità/prezzo ste bridge siano messe bene.
Commento # 27 di: vincino pubblicato il 31 Ottobre 2007, 12:34
Originariamente inviato da: street
Ma in quel caso, non ti serve una lente luminosa. Le lenti "luminose" vengono chiamate anche "veloci", si capisce il perché: Perché ti permettono di avere un tempo minore di esposizione, ma poi la fotografia - immaginiamo una natura morta in studio con sfondo bianco - sarà identica (a parte colori, saturazione, nitidezza che fanno parte delle caratteristiche intrinseche della lente).

L' effetto che poi porta l' uso dei diaframmi aperti é una mnor profondità di campo, ma a livello di esposizione e gamma dinamica non ci saranno differenze tra due lenti, una luminosa e una no.

Per risolvere una situazione come quella del controluce le UNICHE possibilità sono:

1) sviluppo del raw enfatizzando le ombre e appiattendo le luci
2) fotoritocco con 2 immagini, prendi il cielo di una e la torre dell' altra
3) hdr: fai un braketing di più esposizioni (da 3 a salire) e li fondi assieme. Questo porta a risultati dall' irreale al fotorealistico
4) sfrutti l' occasione per enfatizzare il momento ( http://www.flickr.com/photos/45893626@N00/525234013/ )
5) torni in un' altro momento, dove la differenza di EV é minore. Dubito che una pellicola avrebbe esposto bene quel caso, ad esempio.


Mi permetto di aggiungere ancora un suggerimento. Nel caso di controluce dove il soggetto è tipicamente una persona o un oggetto di dimensioni medio piccole e ad una distanza dalla posizione di scatto entro i 5 o 6 metri è di grande aiuto l'uso del flash. Di solito chi si accosta alla fotografia suppone di dover usare il flash solo in condizioni di luce scarsa, quindi di sera o di notte. In realtà se lasciamo decidere alla fotocamera quando usare il flash questo si attiverà solamente in condizioni di luce scarsa. Ma un colpo di flash su un soggetto in controluce può rivelarsi miracoloso. Anche soggetti ripresi in pieno sole spesso presentano fastidiose ombre sul volto tipicamente sotto gli occhi o propiettate dal volto sul collo. Un colpo di flash in questi casi ammorbidisce molto le ombre regalando maggior dettaglio alla foto.
Insomma alla fine se il sole nn illumina il soggetto che riprendiamo xchè è nella posizione opposta, ricordiamoci di avere a disposizione una fonte di illuminazione (flash) che possiamo utilizzare quando vogliamo x illuminare quello che vogliamo anche di giorno.
Commento # 28 di: gropiuz73 pubblicato il 31 Ottobre 2007, 14:23
Errori

mi dispiace, ma bisogna stare attenti quando si pubblica... anche su internet...
questo articolo e pieno di errori tecnici rilevanti, ed essendo rivolto a principianti, questi non si accorgerrano di "formarsi" con informazioni errate.

un esempio è la corrispondenza coppie diaframma/tempo ad iso equivalenti: f/8 - 1/100 = f/5.6 - 1/200 e NON f/4 - 1/200

l'entità dell'errore è pari al doppio del valore corretto!
(e tutta la tabella è sbagliata di conseguenza)

altro esempio: la regola dei tempi di sicurezza NON è funzione solo della lunghezza focale- ma è funzione della lunghezza focale, dimensioni del piano di fuoco, risoluzione del piano di fuoco. Secondo la regola descritta sarebbe possibile scattare con un comune sensore da 1/1.8" con una focale di 50mm ad un 1/50 quando in realtà dovrebbe essere 1/250!!!


l'entità dell'errore è pari al quintuplo del valore corretto!





Commento # 29 di: alextask pubblicato il 31 Ottobre 2007, 14:29
RE: domanda da profano....

Vorrei aggiungere che nella fotografia la post-produzione e la stampa è un attività importante. E non parlo semplicemente dell'attuale foto-ritocco, ma delle regolazioni che DA SEMPRE i fotografi fanno in camera oscura, e quindi oggi anche con il fotoritocco.
In quest'ambito "fondere" le due foto per avere una immagine HDR (High Dinamic Range, cioè fuori dalla gamma normalmente possibile) era fattibile tramite delicate operazioni di mascheratura delle zone con esposizioni diverse... difficile, ma non impossibile, e comunque praticato.

Non di rado si sente dire che "vecchi" fotografi, una volta passati al digitale, erano in grado di muoversi facilmente nelle opzioni di photoshop... molte funzioni riproponevano infatti concetti ampiamente utilizzati in camera oscura.

Una sezione della giuda dedicata a questi aspetti è fuori discussione??

In ogni caso complimenti!

PS: io avevo una Minolta dimage s404 compatta, con cui ho familiarizzato, ed ho sviluppato la naturaleza necessaria all'utilizzo di tempi, diaframmi, compensazioni, riempimenti, etc etc... ora ho una 350d con un buon set di obiettivi e la sfrutto, o almeno mi ci diverto!
Commento # 30 di: gweedow pubblicato il 31 Ottobre 2007, 15:25
Monitor a 72 dpi???

Parlando di dpi, chi ha detto che il monitor ha 72 dpi? E' un vecchio luogo comune, sfatato ormai da tempo.
Per rendersi conto del perché, si può andare a vedere a questo indirizzo:
http://www.scantips.com/no72dpi.html#1
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