Guida alla fotografia - parte 4: profondità di campo e istogrammi

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di Matteo Cervo , pubblicato il

“Nella quarta puntata della nostra guida fotografica tratteremo in modo esteso il concetto di profondità di campo, partendo da quello di circolo di confusione. La fine di questa puntanta si addentrerà poi nel concetto di istogramma, con alcuni consigli pratici su come utilizzare questo strumento”

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Commenti (23)

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Commento # 21 di: dan66 pubblicato il 12 Novembre 2007, 17:26
Bravo amnet, mi hai preceduto (sic!)

Comunque per il resto BRAVI, una guida utile e chiara.
Commento # 22 di: Stigmata pubblicato il 13 Novembre 2007, 09:04
Originariamente inviato da: amnet
Sbagliato, il piano di messa a fuoco non c'entra assolutamente nulla con il tempo di esposizione. Secondo questo ragionamento tutte le foto con tempi brevissimi dovrebbero avere poca profondità di campo (!).


A parità di luce sì, e mi sembra ovvio: tempo breve = diaframma aperto = poca pdc.

Che poi l'affermazione

questo fa si che solo il piano di messa a fuoco sarà impressionato in modo nitido mentre gli altri piani non avranno il tempo di fissarsi sul sensore e definire tutti i propri dettagli, il che si traduce nella sfocatura


sia assurda è un'altro paio di maniche
Commento # 23 di: SoulSpirit pubblicato il 13 Novembre 2007, 14:01
Originariamente inviato da: amnet
l'immagine viene formata dal fascio di luce che attraversa il diaframma, questo fascio si allarga ("sfoca" prima e dopo il piano di messa a fuoco in maniera proporzionale al diametro del diaframma, percio' a diaframmi piu' aperti corrisponde una sfocatura maggiore e viceversa.


Grazie Amnet, questa spiegazione e' molto piu' intuitiva di quella dell'articolo e sicuramente piu' facile da ricordare!
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