Sony Alpha 700: la reflex top di gamma alla prova

Sony Alpha 700: la reflex top di gamma alla prova

di Roberto Colombo , pubblicato il

“Ecco il nostro incontro ravvicinato con la Sony Alpha 700, dopo il primo contatto avuto in occasione della sua presentazione europea a Baveno nel mese di settembre. In attesa dell'ammiraglia, prevista per fine anno, ecco la reflex dedicata agli amatori più esigenti, in cerca di qualcosa di più performante della Alpha 100”

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Commenti (146)

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Commento # 61 di: caffenero pubblicato il 08 Marzo 2008, 13:52
Originariamente inviato da: rikyxxx
INSISTO: "Il digitale ha rovinato tutto" è una ****** che non ho mai detto e che continui ad attribuirmi anche dopo che ti ho già corretto.

Cos'altro devo dirti??? Continua da solo...


Va bene, va bene, pace

Diciamo che io ho frainteso e che tu sei stato forse un po' troppo permaloso...

Buona Luce anche a te
Commento # 62 di: caffenero pubblicato il 08 Marzo 2008, 13:53
Originariamente inviato da: street
sei maremmano?


Eh si eh... Follonichese trapiantato a Pisa. Ma attento che "ruzzare" è anche Livornese...
Commento # 63 di: yossarian pubblicato il 08 Marzo 2008, 14:08
Originariamente inviato da: rikyxxx
Hai risposto in modo poco intelligente perchè inutilmente provocatorio e completamente estraneo a quello che ho detto.

Proprio così nascono i flames

- - -

[U]Con tutta l'evidenza di questo mondo[/U] ho espresso nostalgia per come si parlava di fotografia prima che molti la considerassero una branchia dell'informatica.

Al contrario, come tutti possono leggere, non ho mai espresso nostalgia per la pellicola o le vecchie macchine meccaniche (cosa che comunque considero legittima).

Un consiglio: quando leggi qualcosa e non sai cosa dire, puoi anche non rispondere.


la fotografia non è una branca dell'informatica, però, da sempre, è soggetta alle leggi della fisica e, dall'adozione dei primi dispositivi digitali (anche su reflex a pellicola), anche ai limiti degli apparati elettronici utilizzati. Quindi non è neppure corretto parlare di apparecchi fotografici (non di fotografia) senza considerare l'importanza che elettronica e informatica hanno assunto.
Commento # 64 di: street pubblicato il 08 Marzo 2008, 14:10
Originariamente inviato da: caffenero
Eh si eh... Follonichese trapiantato a Pisa. Ma attento che "ruzzare" è anche Livornese...


beh, livorno comunque lambisce l' alta maremma
Commento # 65 di: R.Raskolnikov pubblicato il 08 Marzo 2008, 14:23
E' certo che il digitale ha enormemente economizzato l'apprendimento ed il miglioramento nel fotografare...era veramente difficile una volta investire 5 rulli da 36 per fotografare una foglia. Sperimentando tutto lo sperimentabile. Io non l'ho mai fatto, anche se sarebbe servito.
Secondo me questo è il più grande, forse l'unico reale e vantaggio del digitale.
Per il resto tutto quello che si puo' fare ora si faceva anche prima...era solo più artigianale e diciamo c'era tutta una serie di sensazioni tattili ed olfattive... etc.
Le "paranoie" sulla nitidezza assoluta c'erano anche prima...quanti sognavano attrezzature costosissime ed irragiungibili? E si facevano le pippe mentali sui test MTF? Io sono uno di quelli. Cose che non hanno mai contato nulla nella fotografia. Addirittura ci sono stati fotografi che facevano, perfino, a meno della fotocamera e della pellicola, e le loro stampe erano migliori delle mie.
Ma come allora, ora le pippe se le fanno sui sensori e sui pixel. Sono solo cambiati i tempi, ma alla fine è la stessa minestra riscaldata.
Invece rimane sempre la solita, enorme, percentuale di fotografi della domenica che ancora non ha capito cosa serve un zoom!! Pensa ancora che serva per avvicinare un soggetto...è questo il grave errore, la mancanza di base, non quello di inerpicarsi e fantasticare in discorsi tra il metrafisico e l'ipertecnologico.
Commento # 66 di: yossarian pubblicato il 08 Marzo 2008, 15:53
Originariamente inviato da: fek
Esempio: il calcolo dell'esposizione in base alla Riflettanza, uguale agli algoritmi di HDR implementati nei VG, che e' errato perche' l'esposizione dovrebbe essere calcolata in base alla luce incidente. Cosa che una macchina fotografica non puo' fare.

Ma un Engine 3D si'...

Voglio un'A700.


in teoria potrebbe farlo anche una macchina fotografica, poichè non è difficile rilevare quanti fotoni colpiscono il singolo pixel della matrice; ovviamente un esposimetro a milioni di punti di rilevamento è impensabile, però si potrebbe pensare ad un algoritmo che raggruppi più pixel per ogni punto di rilevamento e che può essere di tipo statico (sempre gli stessi pixel legati allo stesso punto) o di tipo dinamico (con delle soglie ed un comparatore di soglia). Con un sensore cmos, dove hai l'elettronica di controllo del segnale su ogni singolo pixel, questo non sarebbe impossibile da realizzare. Il problema è che gli esposimetri attuali sono eredi di quelli elettronici delle fotocamere a pellicola e, anche con un sensore ccd, che ha l'eletronica esterna alla matrice fotosensibile, la cosa non sarebbe fattibile.
Commento # 67 di: GiulianoPhoto pubblicato il 08 Marzo 2008, 15:59
Originariamente inviato da: rikyxxx
1) L'autofocus della E-3 è il suo punto di forza. Aldilà del fatto che sia o non sia davvero il più veloce del mondo (come reclamizza Olympus) definirlo lento è comunque una semplice e pura balla grossolana.

2) Il 12-60 è l'evoluzione del 14-54 [U]cioè l'ottica che in quel range non aveva rivali per contenimento di distorsioni e aberrazioni[/U].

Appena www.photozone.de ripubblicherà la recensione leggila per bene e la prossima volta evita di spararla grossa...


Compratevi la E-3 allora...mettetela affianco a una 40D o D300 o A700 e ditemi quale autofocus è più lento...scattate per una giornata intera soggetti in moviemento e vedrete che il buffer della E-3 dopo qualche raffica va in palla non riuscendo a fare più di 2 scatti al secondo

fatemi il piacere va.... purtroppo non avete la possibilità di provarle...sulle riviste o siti dicono ciò che gli pare e in base al marketing ma in pratica le cose possono cambiare di molto.

del commento di photozone mi posso sciacquare i xxxxx visto che ho la possibilità di provarle...
Commento # 68 di: fek pubblicato il 08 Marzo 2008, 16:00
Originariamente inviato da: yossarian
in teoria potrebbe farlo anche una macchina fotografica, poichè non è difficile rilevare quanti fotoni colpiscono il singolo pixel della matrice (ovviamente un esposimetro a milioni di punti di rilevamento è impensabile, però si potrebbe pensare ad un algoritmo che raggruppi più pixel per ogni punto di rilevamento e che può essere di tipo statico (sempre gli stessi pixel legati allo stesso punto) o di tipo dinamico (cone delle soglie ed un comparatore di soglia). Con un sensore cmos, dove hai l'elettronica di controllo del segnale su ogni singolo pixel, questo non sarebbe impossibile da realizzare. Il problema è che gli esposimetri attuali sono eredi di quelli elettronici delle fotocamere a pellicola e, anche con un sensore ccd, la cosa non sarebbe fattibile.


Yoss, parlavo di una cosa diversa. Il fare l'esposizione non in base a quanti fotoni colpiscono un singolo pixel della matrice, ma in base a quanti fotoni colpiscono un punto della scena prima di essere in parte assorbiti/trasmessi/riflessi.

Il classico esempio di un oggetto scuro nella neve bianca, una scena che esposta da una macchina fotografica rende l'oggetto nero e la neve grigia, mentre la luce incidente su entrambi gli oggetti e' piu' o meno simile a meno delle varie componenti di rimbalzo (semplifico il discorso ipotizzando un N dot L sulla scena).

Ci devo pensare un po' su.
Commento # 69 di: yossarian pubblicato il 08 Marzo 2008, 18:55
Originariamente inviato da: fek
Yoss, parlavo di una cosa diversa. Il fare l'esposizione non in base a quanti fotoni colpiscono un singolo pixel della matrice, ma in base a quanti fotoni colpiscono un punto della scena prima di essere in parte assorbiti/trasmessi/riflessi.

Il classico esempio di un oggetto scuro nella neve bianca, una scena che esposta da una macchina fotografica rende l'oggetto nero e la neve grigia, mentre la luce incidente su entrambi gli oggetti e' piu' o meno simile a meno delle varie componenti di rimbalzo (semplifico il discorso ipotizzando un N dot L sulla scena).

Ci devo pensare un po' su.


ok, non ci eravamo capiti; per fare quello che dici, servirebbe un esposimetro esterno da mettere accanto al soggetto da ritrarre.
Forse, però, è possibile anche ricorrere ad una sorta di compensazione via SW anche con gli esposimetri integrati.
Commento # 70 di: (IH)Patriota pubblicato il 08 Marzo 2008, 19:38
Non mi fiderei troppo delle recensioni online , sopratutto se sono "cross recensioni" dove una macchina provata da tizio l' altra da caio in condizioni e momenti diversi.

Le macchine fotografiche di oggi sono tutte buone , per quanto possa sembrare assurdo il favore nell' usare una determinata attrezzatura piuttosto che un'altra credo che non dipenda da fattori puramente tecnici ma che sia inevitabilmente "mescolata" con il piacere di usare un determinato corpo con una determinata lente.

Per quanto la 1DmkIII sia migliore della 5D in quasi tutti gli aspetti io preferisco ancora usare la seconda , il feeling con la macchina è piu' importante di tutto il resto.
E' un attimo mangiarsi via buona parte della nitidezza della tua ultracazzutissima lente da 2000€ se sbagli una messa a fuoco , se micromuovi ecc.. il risultati migliori si ottengono con l' attrezzatura che piu' ti si cuce addosso con i suoi pregi ed i suoi difetti.

Non cambierei sistema perchè la Sony è un po' piu' nitida o un po' meno rumorosa ma non perchè ho Canon ma perchè semplicemente con la mia attrezzatura mi ci trovo , ho provato nikon e pur non potendone certo parlare male non mi ci sono trovato

Benvengano novita' e miglioramenti perchè perlomeno c'è un minimo di concorrenza e la speranza (piccola) di poter risparmiare qualcosa con tutti i marchi

Ciauz
Pat
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