Il corpo della Ricoh Caplio R8, di costruzione completamente metallica e con un inserto gommato all'impugnatura, dona subito una buona sensazione di solidità. Le parti del corpo sono unite non solo a incastro, ma anche tramite piccole viti, lasciate a vista. Una delle caratteristiche che più saltano all'occhio è il ridotto ingombro dello zoom, che alla sua massima focale di 200mm sporge di 4 cm rispetto al corpo macchina, mentre alla focale minima la sporgenza è pari a 3 centimetri.
La disposizione dei comandi segue il design abbastanza essenziale e lineare che contraddistingue il corpo della fotocamera. Nella parte superiore sono raggruppati sulla destra la rotella di selezione dei modi d'uso, il tasto di accensione e il pulsante di scatto, e la concentrica ghiera a due vie per la regolazione dello zoom.
Nella parte posteriore a destra del display trovano invece spazio i tasti di regolazione e il joystick a 4 vie cliccabili. I tasti attivano la riproduzione degli scatti, l'accesso al menu, la cancellazione delle immagini e i diversi tipi di informazioni visualizzabili sul display. Quest'ultimo si rivela, in virtù della buona risoluzione, oltre che ottimo per la visione delle immagini riprese anche un discreto mezzo per il puntamento, mancando totalmente il mirino ottico.
Sulla destra l'impugnatura in gomma è appena accennata, ma risulta sufficientemente ergonomica. Nella parte frontale troviamo il flash con accanto l'illuminatore ausiliario per la messa a fuoco in condizioni difficili.
Il lato inferiore ospita il foro filettato per il montaggio su cavalletti, in metallo verniciato, e lo sportello in plastica, caratterizzata dalla stessa finitura del corpo macchina, che dà accesso alla batteria e allo slot SD. La prima è tenuta in posizione da un meccanismo di ritenzione in plastica, il secondo, trovandosi molto vicino alle cerniere dello sportello risulta di difficile uso in alcune situazioni.
