Per le compatte di questa fascia di mercato una delle caratteristiche fondamentali deve essere la possibilità di ottenere buoni scatti senza difficoltà, con l'approccio punta&scatta. L'utente tipo di questo tipo di fotocamere è infatti un fotografo poco esperto o che che desidera più semplicemente scattare senza preoccuparsi di tutti i parametri di scatto. Le diverse scene preimpostate sono quindi messe bene in evidenza in tutti e tre i modelli, nella ghiera dei modi sulla Olympus, nella ghiera virtuale sulla Nikon e, addirittura, con un tasto dedicato nel caso della Casio. Quest'ultima è quella che ha più situazioni d'uso comune in memoria e ne permette la creazione di personalizzate dall'utente; all'altro estremo c'è la Nikon, che ne offre 15. Nel primo caso la somiglianza tra alcune scene può far emergere dubbi su quale sia effettivamente la più corrette, nel secondo bisogna saper immaginare a quale scena una data situazione è assimilabile.
Su tutti i modelli troviamo scene dedicate ai ritratti, al Macro, ai paesaggi, alle situazioni ad alta luminosità (come spiaggia o neve) e, al contrario, quelle in cui le condizioni di scarsa illuminazione richiedono di elevare la sensibilità ISO. Abbiamo provato a confrontare le prestazioni delle tre fotocamere in queste situazioni punta&scatta, in cui è fondamentale che il risultato finale sia il più possibile aderente a quello che l'utente si immagina nel momento di fotografare. Ad esempio i paesaggi solitamente vengono riprodotti saturando maggiormente i toni blu e verdi, per ottenere dei JPEG da mandare in stampa senza ulteriori ritocchi a livelli e saturazione dei colori in post-produzione.
Dal confronto tra le tre immagini scattate con la scena Paesaggio/Panorama si possono vedere alcune differenze nel modo di interpretare la situazione, mentre tutte tre sono accumunate dall'uso della sensibilità inferiore per questo tipo di scatti. La µ 1010 chiude il diaframma fino al valore f/10, mentre la S600 si affida a un diaframma ben più aperto, pari a f/5,4; la Casio invece si pone nel mezzo con f/7,9. Tra i tre quello della Olympus è lo scatto meno esposto e meno nitido. Quest'ultimo parametro è più elevato nelle altre due fotografie, ma principalmente per un'azione energica della maschera di contrasto. Sia nell'immagine della Nikon sia in quella della Casio è riscontrabile un effetto bordo ai lati del lampione, più marcato nel primo caso.
L'intervento della maschera di contrasto è evidente anche nei fiori rossi in primo piano. In questo frangente particolare La Casio e la Olympus concordano nel rendere la tonalità dei gerani, mentre la Nikon tende a schiarire sia il verde sia il rosso. In questo frangente la S600 dimostra tutte le potenzialità della sua ottica grandangolare, in grado di inquadrare un angolo di campo ben più ampio delle concorrenti, abbastanza limitate sotto questo aspetto.
La modalità macro è quella in cui le differenze sono più evidenti già a prima vista; solitamente in questo frangente le compatte offrono, grazie alla focale reale molto corta, accoppiata a sensori di dimensione piccole, un rapporto di ingrandimento apparente elevato. La Exilim S10 in questo campo perde il confronto con le altre due fotocamere, fermandosi al massimo a 15cm dall'oggetto da mettere a fuoco alla focale minima.
Tra le altre due la distanza minima di messa a fuoco sulla carta è abbastanza simile, 2 cm per la Olympus e 3 cm per la Nikon, ma alla prova dei fatti è la µ 1010 a prevalere, anche in considerazione del fatto che la Nikon offre la minima distanza di messa a fuoco alla focale minima di 28mm equivalenti, mentre la Olympus, quando si attiva la modalità SuperMacro si posiziona su una focale fissa di circa 50mm equivalenti. Al contrario della modalità paesaggio in questa occasione la Nikon ha saturato molto i colori arrivando al limite della pastellatura. Le immagini della Olympus sono invece morbide come nelle altre occasioni, ma un leggero tocco di maschera di contrasto in post produzione permette di portare a casa ottimi scatti.
Del lotto quella che mostra la minore distorsione a barilotto alla focale minima è la Olympus u 1010; questo risultato era ampiamente prevedibile, anche in considerazione delle differenti focali di partenza delle fotocamere. In linea con questo dato la distorsione maggiore è quella che si riscontra nelle immagini a 28mm equivalenti di focale della Coolpix.