Nel momento in cui si decide di acquistare una fotocamera compatta bridge superzoom è necessario tenere ben presente i pregi e i difetti tipici di questo tipo di macchine fotografiche digitali. Pur disponendo di focali equivalenti capaci di competere con quelle di un buon corredo reflex, esse sono pur sempre delle compatte, e da queste ultime mutuano i sensori utilizzati, spesso di piccole dimensioni. Da una parte si hanno quindi ottime caratteristiche di telezoom, dall'altra ci si scontra con i soliti problemi di elevata densità di pixel, che porta alla comparsa di inevitabile rumore agli alti e medi ISO.
Sotto entrambi i punti di vista la Sony DSC-H50 si colloca nella media, offrendo uno zoom 15x ottico e un sensore in formato 1/2,3" popolato da 9,1 milioni di pixel. L'ottica si estende parecchio nel campo delle lunghe focali, arrivando ad inquadrare un angolo di campo equivalente a un obiettivo 465mm su pellicola, ma delude un po' gli amanti delle 'larghe vedute' offrendo un grandangolo di 31mm equivalenti, con un angolo di campo più ristretto rispetto al canonico 28mm.
L'impugnatura ergonomica aiuta il fotografo nell'uso delle lunghe focali, così come il sistema di stabilizzazione Super SteadyShot, che compensa il movimento della mano, permettendo di scattare oltre il limite dei tempi di sicurezza. La fotocamera è studiata sia per i neofiti della fotografia, sia per chi invece vuole spremere manualmente il meglio dalle sue foto. I primi troveranno comode e utili le diverse scene preimpostate e le modalità di scatto Auto e Easy, quest'ultima in grado di decidere in piena autonomia quale scena applicare alla situazione di ripresa, agendo anche su bilanciamento del bianco, luminosità, contrasto e nitidezza. I secondi invece troveranno comodo avere i principali parametri di scatto a portata di 'rotella' sul display di ripresa.
L'ottica ha delle buone prestazioni dal punto di vista del calo di nitidezza e luce ai bordi, mentre alla focale minima la distorsione a barilotto è abbastanza evidente. Vero tallone d'Achille è il purple fringing, che appare già nei passaggi con contrasto di media intensità e che in quelli ad alto contrasto è evidente senza neppure raggiungere il 100% di ingrandimento. Evidente anche il lens flare in controluce.
Gli scatti possono beneficiare tranquillamente di sensibilità ISO fino a 800, mentre lo spingersi oltre (1600 e 3200 ISO) comporta evidenti problemi di rumore, da tenere bene in considerazione. Il filtro noise reduction è in grado di recuperare bene il rumore in luminanza e falsi colori, ma chiede, di contrappasso, di accettare una evidente diminuzione del dettaglio.
Disponibile sul web a prezzi a partire da circa 300 euro, la Sony DSC-H50 rappresenta una buona alternativa per chi desidera avere una fotocamera dotata di un buon telezoom, senza dover sostenere i costi e il peso di una reflex. Leggerezza e compattezza però sono eredità del settore delle compatte, da cui la fotocamera mutua però anche un sensore di piccole dimensioni.