La Pentax K200D ha raccolto l'eredità del precedente modello K100D, presentandosi con diversi aggiornamenti sostanziali. Quello più evidente è l'integrazione dello stesso sensore che equipaggiava il precedente modello di punta, la Pentax K10D, elemento sensibile CCD da 10,2 megapixel, montato sul sistema di stabilizzazione SR (Shake Reduction); il passo in avanti rispetto al sensore da 6,1 megapixel del modello precedente è evidente. Nella seguente tabella abbiamo riassunto le principali specifiche tecniche della K200D, come riportate sul sito Pentax Italia:
Tipo | Fotocamera digitale reflex monobiettivo autofocus ad
esposizione automatica TTL, con flash incorporato P-TTL |
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Sensore immagine |
Risoluzione (pixel effettivi) | 10,2 megapixel effettivi |
Tipo | CCD a scansione interlacciata di tipo Interline Transfer con filtro
di colore primario |
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Formato utile | 23,5mm x 15,7mm | |
Profondità di colore | 8 bit (JPEG) o 12 bit (RAW) | |
Processore d'immagine | PRIME (PENTAX Real Image Engine) | |
Pixel registrati |
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Sensibilità | Automatica, Manuale (sensibilità standard in uscita da
100 a 1600 ISO) in passi da 1 EV, 1/2 EV o 1/3 EV |
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Esposizione | Misurazione esposimetrica multizona a 16 segmenti, media ponderata al centro e spot | |
Formati immagine |
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Supporto di memorizzazione | Schede di memoria SD, Schede di memoria SDHC | |
Bilanciamento del bianco | Automatico, Luce diurna, Ombra, Cielo nuvoloso,
Tungsteno, Fluorescente (W, D, N), Flash, Manuale, possibile regolazione fine |
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Mirino |
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Monitor |
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Autofocus | Sistema autofocus SAFOX VIII dotato di 11 sensori AF (con nove sensori a croce al centro) | |
Tropicalizzazione | Guarnizioni applicate a 60 differenti componenti della fotocamera, inclusi il pulsante di scatto e tutti i comandi |
Tra le caratteristiche per cui la Pentax K200D spicca nel suo segmento è l'integrazione di un display LCD monocromatico sulla spalla, particolare solitamente riservato a reflex di fascia superiore. Questa caratteristica permette un ridotto utilizzo del display LCD da 2,7" posto sul retro, con un conseguente netto risparmio delle batterie. Queste ultime sono 4 normali pile stilo, soluzione che comporta un peso aggiuntivo rispetto alle soluzioni con accumulatore dedicato, ma offre certamente una flessibilità maggiore, soprattutto in quelle occasioni in cui non si può avere un facile accesso alla rete elettrica. Anche il mirino, sufficientemente grande e luminoso è un particolare che si stacca da quanto solitamente adottato sulle reflex entry-level, che spesso soffrono di un accentuato effetto tunnel e di una copertura insufficiente.
Alla sinistra del pentaspecchio è posta la ghiera dei modi, che permette di accedere in modo veloce, oltre che alle modalità di scatto automatiche con scene preimpostate e alla modalità AutoPicture - che solleva il fotografo anche dall'incombenza di selezionare la scena più adatta - alle modalità Program, a quelle in priorità dei tempi, delle sensibilità, dei diaframmi e alla posa B. Il comando di accensione è coassiale al pulsante di scatto, sull'altro lato; tra questi comandi e il display monocromatico sulla spalla troviamo il tasto di compensazione dell'esposizione e il tasto verde, personalizzabile, che di default attiva le regolazioni automatiche della modalità Program quando si sta scattando in manuale.
Il bocchettone di attacco degli obiettivi è costruito in metallo ed è compatibile con obiettivi PENTAX con baionetta K, KA, KAF e KAF2; a seconda della generazione, come sempre accade, alcune funzioni della fotocamera risultano non accessibili con gli obiettivi più vecchi. A destra dl bocchettone sono integrati il comando a slitta per il passaggio dalla messa a fuoco automatica a quella manuale e il tasto RAW, che permette di impostare lo scatto in questo formato senza il passaggio da nessun menu. A sinistra troviamo invece il comando per lo sgancio dell'ottica.
Il retro è occupato dal display da 2,7", contornato da una serie di comandi; a sinistra quelli che permettono l'accesso al menu e la gestione della riproduzione, a sinistra il tasto Fn e i 5 tasti direzionali, a cui, più in basso si aggiunge il comando a slitta per l'accensione del sistema di stabilizzazione Shake Control SR. nella fascia più in alto, da sinistra, incontriamo il comando di apertura del flash, il mirino con correzione diottrica, la ghiera di regolazione e il tasto di blocco dell'esposizione.
I comandi offrono una sufficiente ergonomia, anche se risultano un po' ridotti rispetto alle proposte semiprofessionali; la regolazione di bilanciamento del bianco, modalità del flash, modo di scatto e sensibilità ISO, ad esempio, richiedono l'accesso al pannello con il tasto Fn, il successivo accesso al sottomenu tramite uno dei tasti direzionali che, finalmente, danno accesso alle regolazioni. La sensibilità ISO è limitata al valore di 1600 ISO, una scelta che certamente mira più alla qualità che ai grandi numeri ISO da vantare nelle strategie di marketing.
Sul lato destro è stato posizionato lo slot per l'inserimento delle schede di memoria SD e SDHC, mentre sul lato opposto, coperti da uno sportello in gomma sono integrati il connettore per il comando a filo, l'uscita video miniUSB e il connettore di alimentazione. Le 4 batterie stilo trovano spazio nell'impugnatura e sono accessibili tramite l'apposito sportello sul fondo, parte che integra anche il foro filettato per l'aggancio ai cavalletti.
Il sistema antipolvere si compone di due elementi: uno strato di un composto di fluoro sul filtro passa-basso anteposto al sensore CCD, denominato PENTAX SP (Super Protect) contrasta l’adesione di polvere e sporco. Come provvedimento successivo, la polvere che dovesse comunque aderire alla superficie viene rimossa agitando ad alta velocità il gruppo del sensore immagine tramite il dispositivo SR.