La Pentax K200D merita sicuramente la sua fama e il suo posizionamento sopra la fascia entry level. Oltre ai particolari più evidenti fin dalla prima impressione, anche scendendo nella sostanza si trovano diversi particolari che testimoniano la qualità di questa fotocamera, sempre tenendo in considerazione la fascia di prezzo in cui si va ad inserire. Tra i primi troviamo la solida costruzione in acciaio del corpo e la presenza del display LCD monocromatico sulla spalla con le informazioni di scatto.
Alla seconda lista appartengono invece la presenza di 60 guarnizioni contro polvere e acqua (trattamento solitamente riservato alle reflex semiprofessionali), il buon comportamento dell'autofocus e la buona gestione del rumore fino a 1600 ISO. Sono pienamente del segmento invece alcuni particolari, come l'assenza della doppia ghiera di regolazione e di alcune scorciatoie efficaci per parametri di scatto come la sensibilità ISO e il bilanciamento del bianco. Anche l'obiettivo di primo equipaggiamento, seppur buono dal punto di vista della correzione ottica, offre un'estensione focale minima e una scarsa luminosità.
Il cuore della fotocamera è il sensore da 10,2 megapixel, ben collaudato ed ereditato dalla K10D. La K200D rappresenta una miniatura di quest'ultima fotocamera, con comandi semplificati per non sforare nella fascia superiore, dove la K10D ha ancora qualche carta da giocare, sebbene l'ultimo modello, la K20D ne abbia rappresentato un sostanziale aggiornamento.
La scelta di adottare batterie stilo come fonte di energia offre al fotografo diverse opzioni di scelta e può rappresentare un'ancora di salvezza in quei casi in cui non si ha a disposizione la rete elettrica per la ricarica delle batterie; l'autonomia con questo tipo di accumulatori si è rivelata ottima, sebbene il dazio da pagare sia quello di un peso consistente.
Il sistema di riduzione del mosso nel corpo, che sfrutta il movimento del sensore per compensare le vibrazioni della mano del fotografo, ha dimostrato di lavorare molto bene, e in accoppiata alle buone prestazioni agli alti valori di ISO (limitati a 1600), offre al fotografo una via alternativa al flash negli ambienti a bassa luminosità.
Disponibile sul web, nel kit con obiettivo 18-55mm che abbiamo testato, a prezzi a partire da circa 465 euro, la Pentax K200D rappresenta ad oggi una buona alternativa per chi non vuole spendere troppo, ma è alla ricerca di una fotocamera di sostanza. La fascia entry level, con prezzi di circa 50 euro inferiori, è occupata dalla nuova Pentax K-m, che vanta numeri maggiori per il marketing (per esempio in quanto a sensibilità ISO, pari al massimo a 3200 ISO), la quale rappresenta in sostanza una K200D semplificata nei comandi e caratterizzata da un maggiore utilizzo di plastica nella costruzione. Tra le due noi ci orienteremmo sicuramente sulla K200D.