Come introdotto durante la recensione della Casio Exilim F1, anche la Sony Alfa 900 viene testata sul fronte della nitidezza tramite le mire ottiche. Ricordiamo ancora una volta che è l'intero sistema lente, sensore, algoritmo ad essere verificato e non le singole parti. Per le sensibilità di 100 - 400 - 800 -1600 ISO sono stati eseguiti tanti scatti quanti gli stop permessi a partire dalla massima apertura della lente in uso: Sony 50 mm F/1,4. Dopo la valutazione dei risultati si è scelto il massimo valore restituito.
La fotocamera offre la massima nitidezza fino alla sensibilità di 400 ISO, si raggiungono infatti le 2976 LW/PH; ad 800 ISO la nitidezza cala sensibilmente ma si mantiene comunque elevata e pari al valore di 2688 LW/PH. In generale la nitidezza sul piano orizzontale rimane migliore che sul piano verticale, in concomitanza del quale è maggiormente visibile moirè ad alta frequenza. La conversione del file Raw tramite l'apposito software Image Data Converter SR migliora leggermente le cose sul fronte del moirè ma non induce contributi importanti.
Per quanto riguarda la caduta di luce ai bordi, essa è un parametro che caratterizza l'obiettivo e diventa molto importante se associata ad un sensore full frame. L'obbiettivo analizzato è stato il Sony 50 mm F/1,4. A partire dalla massima apertura si è scattato in priorità dei diaframmi, ogni chiusura di diaframma corrisponde ad una riduzione della caduta di luce ai bordi. Abbiamo considerato ottimale il diaframma per il quale la caduta di luce è inferiore ad uno stop.
Diaframma | Perdita di luce in stop | Immagine |
F/1,4 |
2,1 |
|
F/1,6 | 1,8 | |
F/1,7 | 1,5 | |
F/2 | 1,3 | |
F/2,2 | 1,3 | |
F/2,5 | 1,16 | |
F/2,8 | 0,9 | |
F/3,2
|
0,8
|
Alla massima apertura la caduta di luce dal centro ai bordi è pari a 2,1 stop, tale valore si riduce man mano che vengono chiusi i diaframmi. Al diaframma 2,8 la perdita di luce è inferiore ad uno stop, valore soglia al di sotto del quale consideriamo l'effetto contenuto.
CONCLUSIONI
Sony Alfa 900 si pone con diritto tra i "mezzi pesanti" del mercato DSLR. Sensore full frame, ottimo contenimento del rumore, estensione della gamma dinamica, qualità di immagine e solidità strutturale sono i punti forti di una reflex professionale che fa gola anche all'amatore evoluto. Vanta la massima risoluzione d'immagine tra le fotocamere della sua classe, che unita alla cadenza di scatto di 5 fps, ne fanno una diretta concorrente di Canon 5D Mark II e Nikon D700. D'altra parte funzioni come live view e possibilità di registrare filmati sono strumenti che Sony non ha condiviso con i rivali.
La gestione del colore è ottimale ed il bilanciamento del bianco necessita raramente di aggiustamenti. Menù fruibili ed un mirino come non lo ricordavamo dai tempi della pellicola danno un valore aggiunto alla fotocamera. La compatibilità della baionetta con obiettivi Minolta, Zeiss, Maxxum e Dynax farà felici in molti. Inoltre è possibile gestire in macchina la riduzione dell'area sensibile per adattarsi ad obiettivi studiati per il formato ridotto.
D'altra parte va sottolineato che su una fotocamera di questa caratura ci aspettavamo una tropicalizzazione completa ed una slitta flash non dedicata. Anche una migliore disposizione dei tasti presenti sulla spalla avrebbe giovato all'ergonomia ed alla potenzialità di regolare con facilità ogni parametro senza staccare l'occhio dal mirino. Sony Alfa 900 è commercializzata al prezzo di listino di 2900 euro solo corpo, non pochi se pensati come primo acquisto ma decisamente un ottimo investimento per chi vuole impiegare nuovamente lenti di qualità magari già a corredo.