Le tecniche di stitching rappresentano un valido approccio creativo che permette di risolvere fotografie paesaggistiche limitate da obiettivi non adeguati ad un determinato campo di vista o quando si vuole ottenere una foto destinata ad una stampa su grande formato. Le applicazioni in altri ambiti lasciano piena libertà alla fantasia ed alle sperimentazioni con qualsiasi tipo di focale. I software illustrati in questo primo articolo dedicato alla fotografia di panorami vengono incontro alle esigenze di chi esegue questo tipo di immagini in condizioni semplici, soggetti distanti e pochi elementi di disturbo del primo piano.
Panorama Maker 4 ha rappresentato il sistema migliore considerando il fatto che i risultati ottenuti sono stati accettabili anche in situazioni limite e che il software lavora totalmente in automatico. La possibilità di regolare la linea di orizzonte e soprattutto luminosità e contrasto in funzione di una stampa immediata, sono aspetti che aumentano il valore del programma. D'altra parte forti problemi di distorsione del primo piano non riescono ad essere risolti ed il software lavora meglio all'infinito, l'unione di scatti a matrice è purtroppo preclusa nelle versioni precedenti la Pro.
Hugin rappresenta un po' il fuoriclasse del terzetto a patto di conoscere bene le potenzialità e gli strumenti che offre. Non è un software dedicato all'elaborazione completamente automatica delle immagini ma necessita di una supervisione che per contro, consente di ottenere ottimi risultati. Funzioni avanzate e gestione HDR ne fanno un prodotto evoluto che rappresenta lo step finale se non un ottimo transito verso programmi professionali a pagamento.
PhotoStitch si pone come fanalino di coda, pur facendo egregiamente quello per cui è stato progettato, ovvero l'unione del tipico paesaggio ripreso all'infinito. Il software non è strutturato per produzioni di alta qualità ma risulta comunque adatto per chi ha la necessità di unire scatti panoramici una tantum.
In questa primo articolo abbiamo volutamente affrontato la ripresa panoramica a mano libera, perché risulta la situazione più rappresentativa di chi si scontra/incontra con tale tipo di ripresa. Spesso capita di dover effettuare più scatti con l'intenzione di unirli per caso, per necessità o solo per intuizione. Non è questo un metodo pragmatico per affrontare tecnicamente l'argomento ma offre la possibilità di confrontarsi con esso senza spese, ovunque a patto di avere una fotocamera nella tasca. Nel prossimo articolo affronteremo il fantasma del punto nodale e struttureremo il workflow per la produzione di immagini panoramiche di qualità, avvalendoci di strumenti dedicati come cavalletto e testa panoramica e software professionali di stitching. Fino ad allora non resta che augurare a tutti un ottima e proficua fase di sperimentazione.