Mju Tough 8000 monta un sensore da 1/2,3" accoppiato a uno zoom 3x interno al corpo macchina, questi due fattori in parte limitano la qualità ottenibile nelle immagini anche se possiamo affermare che le foto prodotte da questa compatta risultano comunque ben bilanciate seppure eccessivamente morbide nei dettagli. Bisogna vere l'accortezza di curare l'inquadratura in modo da non dover eseguire operazioni di crop in postproduzione che mettono in risalto gli artefatti.
Iniziamo testando il comportamento alle diverse sensibilità ISO che si estendono da 64 a 1600 ISO, attraverso l'uso delle Gretag Macbeth:
64 ISO | |
100 ISO | |
200 ISO | |
400 ISO | |
800 ISO | |
1600 ISO |
Il rumore è ben contenuto fino a 200 ISO e inizia ad essere percepibile come una grana omogenea a partire da 400 ISO, ad 800 ISO fanno la loro comparsa i cromatismi fantasma che associati alla grana corposa dei 1600 ISO, rendono la sensibilità massima utilizzabile solo in caso di emergenza.
Focale wide | |
Focale Tele |
Le distorsioni geometriche dovute all'ottica sono leggere e maggiormente apprezzabili alla focale grandangolare dove è percepibile una distorsione a barilotto. La distorsione a cuscino osservabile alla focale tele risulta appena accennata. Dal punto di vista della nitidezza di immagine, il controllo alle mire ottiche della risoluzione spaziale restituisce valori che rispecchiano l'aumento di rumore osservata alle diverse sensibilità ISO.
Alle sensibilità di 800 e 1600 ISO il comportamento all'interno della regione di interesse della mira è alquanto discontinuo, con la presenza di macchie di rumore completamente confuse, alternate a zone dove effettivamente sono distinguibili le coppie linee per millimetro.