L'attuale evoluzione nel mondo degli obiettivi ha portato a dedicare una zona del barilotto ai vari comandi relativi alla modalità di messa a fuoco e stabilizzazione di immagine. sul Sony 300 mm F/2,8 G SAL così come su altri vetri di alto livello, è oramai prassi trovarsi di fronte ad un vero e proprio pannello di comando.
L'obiettivo non è solamente costituito da ferro e vetro ma contiene una buona ed importante parte di elettronica. Analizziamo passo passo il pannello del 300 mm Sony così da mettere in luce le funzionalità dedicate alla messa a fuoco che possiede questo tele. Per prima cosa diciamo che l'elettronica controlla e comanda il motore SSM Super Sonic Wave Motor, associato al modulo AF della Alfa 900 restituisce tempi di risposta reattivi ed un preciso inseguimento del soggetto grazie al fuoco predittivo.
Le modalità di messa a fuoco in macchina sono la base di lavoro del motore all'interno dell'obiettivo: sulla Sony Alfa 900 è possibile impostare la messa a fuoco singola, assistita, continua e manuale. Dualmente sul pannello di controllo dell'obiettivo il primo selettore posto in alto a sinistra commuta tra messa a fuoco automatica (quindi controllata dal corpo macchina) oppure manuale (regolata dal fotografo tramite la rotazione graduale della ghiera di messa a fuoco). Anche quando la messa a fuoco è impostata in automatico, è possibile eseguire delle regolazioni manualmente grazie alla modalità DMF Direct Manual Focus.
Nella modalità DMF standard è possibile aggiustare la focheggiatura manualmente una volta raggiunto il fuoco tramite automatismo in modalità AF-A e AF-S; nel caso in cui non sia stato raggiunto il punto di fuoco oppure è attiva la messa a fuoco continua AF-C, od ancora, nel caso in cui la messa a fuoco assistita abbia già confermato la seconda messa a fuoco, la modalità standard non permette di focheggiare manualmente ma bisognerà ricorrere alla DMF Full Time attiva in ogni modalità AF-C, AF-S, AF-A, estremamente funzionale nella ripresa di soggetti in rapido movimento.
I due selettori centrali all'interno del pannello regolano il range di distanza di messa a fuoco in modo da ridurre i tempi di risposta della messa fuoco: sono selezionabili tre modalità, la prima lascia che l'elicoide di messa a fuoco corra lungo tutta la sua lunghezza permettendo di focheggiare da 2 m all'infinito. La seconda posizione allontana la distanza minima di messa a fuoco a 6,4 m in modo da evitare che elementi in primo piano disturbino la messa a fuoco facendo perdere il soggetto, ad esempio l'erba nella prima immagine di capriolo. La terza modalità è completamente personalizzabile tramite il tasto Far-Near attraverso il quale vengono bloccate le due posizioni di massima e minima distanza di messa a fuoco.
In ultimo, è possibile memorizzare una precisa distanza di messa a fuoco tramite il tasto SET della funzione PREFOCUS: se il selettore è posizionato su FOCUS HOLD, la funzione di memoria è disattivata, quando ci si sposta sulla modalità PREFOCUS si mette a fuoco il soggetto od il punto dove si suppone che il soggetto si presenterà (ad esempio un automobile all'uscita di una curva oppure un uccello in entrata al proprio nido) si memorizza il punto tramite la pressione del tasto SET, e in qualsiasi momento è possibile tornare alla distanza di messa a fuoco selezionata immediatamente. Basta premere uno dei quattro pulsanti disposti sulla parte anteriore del barilotto vicino alla lente frontale. Il selettore BEEP attiva o disattiva il segnale acustico di avvenuto aggancio del fuoco.