Nel design, nella base concettuale e nello stile del lancio della nuova Olympus Pen E-P1 Micro Quattro Terzi il produttore nipponico si è ispirato alla storia della serie Pen e degli anni che hanno visto protagonisti questi modelli. La versione che esteticamente si rifà maggiormente allo stile vintage è quella con corpo con finitura metallica e nera, mentre la versione bianca e finitura ocra è più in linea con i canoni moderni, in particolare quelli dedicati la pubblico femminile.
All'interno del corpo in metallo, del peso di 335 grammi, è racchiuso un sensore in formato Quattro Terzi High Speed Live-MOS da 12.3 megapixel, lo stesso che equipaggia la reflex evoluta Olympus E-30. Il sensore è montato su un supporto mobile che tramite giroscopi e una serie di attuatori fornisce la stabilizzazione dell'immagine (che Olympus dichiara spingersi fino a 4 stop) e lo scuotimento alla basa del sistema di eliminazione della polvere SSWF. La stabilizzazione in questo modo risulta valida per tutte le ottiche, anche quelle del vecchio sistema OM, che possono essere montate tramite adattatore: in questo caso, non potendo il sistema riconoscere tramite contatti l'obiettivo montato e la focale di utilizzo, è necessario specificare la focale nell'apposito menu, facilmente raggiungibile dalla schermata principale.
Il cuore della fotocamera è il nuovo processore d'immagine TruePic V, incaricato di gestire la riduzione del rumore, per una sensibilità che si può spingere fino a 6400 ISO, l'applicazione di Art Filter a foto e video, la gestione dei flussi audio/video e di tutte le funzioni della fotocamera, tra cui i-Auto, che seleziona in modo automatico la scna, tra le 19 preimpostate, più adatta alle condizioni di ripresa. La lettura esposimetrica è affidata a una griglia 18x18, per un totale di 324 segmenti e può essere impostata su tutta l'immagine, con media pesata la centro o spot centrale. La messa a fuoco può contare invece su 11 aree autofocus; per la messa a fuoco manuale è possibile impostare la macchina in modo che alla rotazione della ghiera ingrandisca di 7 o 10 volte l'area selezionata, per una messa a fuoco fine e precisa.
I comandi sono disposti in modo semplice e razionale: in alto ghiera dei modi, slitta flash, pulsante di accensione/spegnimento, tasto di scatto e comando per la compensazione dell'esposizione; sul retro display da 3" da 230.000 punti, joypad a 5 vie con ghiera girevole, ghiera di regolazione e sei tasti funzione. Sul lato destro troviamo inoltre uno sportello che protegge le connessioni miniUSB e HDMI, mentre è posto sul fondo quello che dà accesso alla batteria e alla scheda di memoria SD/SDHC.
La fotocamera può scattare in diverse modalità, salvando i dati in formato JPEG o in RAW (formato proprietario .ORF) ed è in grado di registrare filmati in formato AVI Motion JPEG in formato 16:9 con risoluzione 1280x720 pixel a 30 frame al secondo e 4:3 con risoluzione 640x480, sempre a 30 fps. È disponibile anche la funzione che permette di riprendere fotografie durante la registrazione dei filmati.
L'Art Filter Soft Focus al lavoro
La nuova Olympus Pen fa sfoggio degli Art Filter già visti su alcune ultime reflex Olympus: si tratta di filtri fotografici studiati per ottenere particolari effetti, applicabili al momento dello scatto nel caso del formato JPEG, in post-produzione scattando in RAW e anche nella registrazione di filmati.
Zuiko ha progettato due nuovi obiettivi per il nuovo sistema Micro Quattro Terzi, entrambi rispondenti ai requisiti compattezza richiesti dalla declinazione che Olympus ha scelto per la sua nuova Pen. Quello che dovrebbe equipaggiare il kit d'ingresso è l'M.Zuiko Digital ED 14-42mm 1:3.5-5.6, che ha la caratteristica principale di essere retrattile (come gli obiettivi delle compatte) e occupare a riposo poco spazio in più rispetto a una lente pancake. Il secondo è proprio un pancake a focale fissa pari a 17mm (34mm equivalenti nel formato 35mm) M.Zuiko Digital 17mm 1:2.8.