Grazie all'ultimo aggiornamento firmware v.1.1.0 le funzionalità di ripresa video offerte dalla Canon Eos 5D Mark II vengono espanse fino alla gestione manuale delle impostazioni tempo-diaframma-sensibilità di ripresa. Andiamo per gradi e illustriamo cosa permette di fare sul fronte video questa fotocamera reflex, che come le sorelle prodotte ultimamente integra questa controversa funzionalità.
Dimensioni filmato | 1920 x 1080p 640 x 480 (VGA) 30 fps |
Audio | 44.1 KHz mono (Micorfono integrato), 3,5 mm jack (microfono esterno) |
Formato file | QuickTime MOV con codec video H.264 e codec audio PCM |
Dimensione file | 4,8 MB/s per il formato FHD, 2,2 MB/s per il formato VGA |
Durata massima di registrazione | 12 minuti FHD, 24 minuti VGA |
Per prima cosa bisogna prendere atto del fatto che la 5D Mark II è stata la prima reflex a offrire la possibilità di registrare filmati in qualità Full-HD 1920x1080p a 30 fps, dopo che la Nikon D90 aveva introdotto nel mondo reflex i filmati a 720p. Molti ricorderanno il cortometraggio girato da Vincent Laforet prima del lancio sul mercato della full frame bianco rossa. La qualità di immagine ottenuta è estremamente elevata e l'utilizzo di ottiche professionali come le serie L della stessa Canon consentono di mimare effetti cinematografici e gestire lo sfuocato come permesso solo da videocamere di fascia professionale.
Gli aspetti che sono sempre mancati inizialmente a colmare il salto tra foto-camera e video-camera sono due: il primo è l'impossibilità di utilizzare l'autofocus ed il secondo la mancanza di controllo manuale dell'esposizione. Se è pur vero che la 5D mark II non vuole sostituirsi ad una videocamera ma rimane a tutti gli effetti una fotocamera con delle funzionalità aggiunte, la voglia di sperimentare non manca di certo ai potenziali possessori.
L'ultimo aggiornamento firmware almeno in parte si pone un tampone a queste mancanze. Durante le riprese video, è possibile far lavorare l'autofocus sulla rilevazione di contrasto, ma la scarsa velocità e precisione soprattutto in bassa luce ne limita l'utilizzo. L'utilizzo della rilevazione di fase richiede l'abbassamento dello specchio e non è quindi possibile, mentre in compenso la possibilità di gestione manuale di tempi, diaframmi e sensibilità è solo una questione di modifiche software.
Selezionando la modalità di ripresa manuale prima di avviare la registrazione, viene concessa la modifica dei tempi di otturazione tra 1/30 s e 1/4000 s, utilizzo completo di tutte le aperture di diaframma permesse dall'obiettivo in uso e variazione della sensibilità. Ogni modifica è accessibile anche durante la registrazione ed è proprio attraverso questa operazione che si concretizza il limite offerto dall'ultimo aggiornamento.
Lavorando in manuale, la modifica del tempo di otturazione o del diaframma, così come del valore di sensibilità, modifica la quantità di luce che colpisce il sensore. Aspetto che si traduce in inestetici cambi di esposizione poco piacevoli da osservare in lungo piano sequenza che necessiti ad esempio di un cambio di profondità di campo.
Se fossero attivi anche gli automatismi di ripresa come priorità di tempi e priorità di diaframma il problema non si porrebbe in quanto la fotocamera stessa compenserebbe in maniera dinamica i parametri dipendenti. Queste considerazioni scovano in realtà il pelo nell'uovo su di un prodotto che lascia già nelle attuali condizioni molta libertà di azione.
Bisogna porre attenzione alla ripresa audio durante il girato poiché sia i movimenti delle ghiere che del motore dell'obiettivo vengono amplificati dalla vicinanza del microfono. Aspetti come la presa microfono esterno e connettore HDMI sono un valore aggiunto che consente di ottenere produzioni di qualità del girato effettuato.
Per ragioni di banda e spazio vi proponiamo solo la versione .flv del filmato, in quanto quella nativa supera le centinaia di MB
Bilanciamento del bianco e picture style possono essere utilizzati a discrezione del fotografo anche durante la ripresa video permettendo effetti creativi già in fase di ripresa.