Fujifilm Super CCD EXR: la famiglia comincia ad allargarsi

Fujifilm Super CCD EXR: la famiglia comincia ad allargarsi

di Roberto Colombo , pubblicato il

“Fujifilm rinnova la gamma delle proprio fotocamere presentando modelli interessanti, alcuni dei quali equipaggiati con il sensore EXR, pensato per aumentare in maniera sensibile la gamma dinamica. A margine di questi prodotti, una linea di compatte classiche ma dotate di caratterstiche apprezzabili”

EXR, questione di gamma dinamica

Fujifilm lo aveva promesso nell'intervista che ci aveva rilasciato poco prima del Photoshow 2009: l'introduzione sul mercato della Fujifilm FinePix F200EXR sarebbe stato solo l'inizio di un graduale rinnovo di tutta la gamma, a partire dai modelli di punta, per integrare nei nuovi modelli il sensore EXR capace di modificare la sua vocazione a seconda della scena da fotografare.

Il sensore EXR sbarca ora nel segmento bridge con la nuova Fujifilm FinePix S200EXR, che raccoglie l'eredità del modello S100FS, conservandone l'ottica e l'impostazione generale. Non solo zoom spinto, ma anche aumento della gamma dinamica fino all'800%, ecco le carte che Fujifilm ha deciso di mettere sul tavolo a questa tornata di gioco.

Il sensore, come dicevamo, è il Super CCD EXR in formato da 1/1,6" già visto sulla F200EXR, un elemento sensibile capace di lavorare adattandosi alle condizioni di ripresa: quando serve la massima risoluzione può registrare fino a 12 megapixel, mentre in situazioni in cui la priorità è la gamma dinamica o il contenimento del rumore è in grado si dividere in due i fotodiodi facendoli lavorare in modalità diverse.  Abbiamo dedicato un approfondimento sulla tecnologia EXR nella recensione della Fujifilm FinePix F200EXR, che potete trovare a questo indirizzo.

Quando serve il massimo della gamma dinamica i due gruppi riprendono l'immagine a due differenti esposizioni, quando la luce scarseggia invece i due gruppi vengono utilizzati accoppiati a due a due riprendendo in pratica con una doppia esposizione con tempo dimezzato, per evitare l'insorgere del rumore elettronico tipico delle lunghe esposizioni.