Se la X1 è stato un modello inaspettato, la Leica M9 era già realtà qualche settimana prima della sua apparizione ufficiale anche se lo stesso distributore Polyphoto ha ricevuto i primi sample poche ore prima della conferenza. La vera novità la troviamo nel cuore della fotocamera: un sensore full frame che torna alle origini del formato Leica (anche se l'invenzione della pellicola 35 mm è da attribuire al lavoro congiunto di Kodak ed Thomas Alva Edison).
Sensore rinnovato significa anche dover riprogettare dimensioni tiraggi e otturatore, ecco che la M9 non risulta solamente l'evoluzione del modello precedente ma prende forma come fotocamera a sé stante. Il sensore adottato è un CCD da 18 Mp che gode di un filtro completamente riprogettato per evitare infiltrazioni di raggi infrarossi cui il CCD è particolarmente sensibile. Il sistema è stato sviluppato appositamente da Kodak sulla base della massima risolvenza offerta dagli obiettivi serie M.
Questo aspetto risulta particolarmente evidente analizzando la disposizione delle microlenti del sensore. Proprio per adattarsi alla struttura ottica degli obiettivi serie M, le microlenti sono disposte progressivamente verso il centro dell'immagine riuscendo a catturare e concentrare anche i raggi più inclinati prevenendo così la vignettatura. La fotocamera riconosce il vetro montato attraverso una codifica a 6 bit.
Una ulteriore nota tecnica vede l'assenza del filtro anti moirè, che taglierebbe altrimenti i dettagli più fini dell'immagine. Leica M9 conserva il mirino a telemetro, elemento che caratterizza la serie M. Grazie al selettore di campo immagine è possibile valutare la composizione attraverso diverse lunghezze focali pur mantenendo lo stesso obiettivo montato. Attraverso 6 cornici luminose vengono mostrati gli effettivi bordi immagine.
Rinnovato anche l'otturatore, costituito da tendine metalliche controllate da microprocessore per raggiungere tempi di 1/4000 di secondo, il tempo di sincronizzazione flash si attesta a 1/180 di secondo. La slitta flash della Leica M9 è compatibile con la misurazione M-TTL. Grazie al pre lampo è possibile adottare il sistema Auto Slow Sync che consente di lavorare in priorità dei diaframmi bilanciando al meglio la luce ambiente di sfondo con l'illuminazione flash del soggetto in primo piano in modo da raggiungere un equilibrio ottimale.
Leica M9 registra immagini su scheda SD/SDHC che viene contenuta nell'apposito alloggiamento sotto il fondello. Fondello e calotta superiore sono ricavati dal pieno di blocchi di ottone e garantiscono massima affidabilità meccanica e strutturale del corpo macchina, il cui scheletro è realizzato in lega di magnesio. La fotocamera non è tropicalizzata ma la particolare chiusura del fondello e le guarnizioni di protezione di batteria e scheda di memoria assicurano protezione contro polvere ed umidità.
La pulizia del sensore è possibile direttamente da parte dell'utente in maniera manuale: l'otturatore viene aperto e lascia scoperto il sensore sottostante. Le ottiche prodotte a partire dal 1954 sono quasi tutte compatibili con la Leica M9. Il prezzo del solo corpo macchina non ancora ufficiale si attesterà attorno ai 4500 - 5000 euro.
Modello | Leica M9 |
Tipologia | Fotocamera digitale compatta con sistema a telemetro ed ottiche intercambiabili |
Baionetta | Baionetta Leica M con sensore ottico per identificazione obiettivi dotati di codifica a 6 bit |
Sensore immagine | CCD 23,9 x 35,8 mm da 18,5 Mp |
Formati file | DNG compresso e non compresso, Jpeg su due livelli di compressione |
Spazio colore | Adobe RGB, sRGB |
Bilanciamento del bianco | Auto,Manuale, 7 valori preimpostati |
Supporto di memoria | SD/SDHC |
Esposimetro | Misurazione TTL con prevalenza al centro e diaframma all'apertura di lavoro |
Mirino | Mirino a telemetro con compensazione automatica della parallasse |
Regolazione diottrica | Regolazione di fabbrica su -0,5 diottrie, disponibili lenti di correzione da -3 a +3 diottrie, opzionali |
Corrispondenza tra mirino e immagine effettiva | Alla distanza di messa a fuoco di un metro, le dimensioni della cornice luminosa corrispondono con precisione a quelle del sensore 23,9x35,8 mm. Con messa a fuoco all'infinito e in base alla lunghezza focale, il sensore copre da circa il 7,3% (28 mm) al 18% (135 mm) in più rispetto a quanto mostrato in cornice. Si ottiene il contrario se la distanza di messa a fuoco è inferiore a un metro. |
Tempi di posa | 32 s - 1/4000 s ; autoscatto a 2 s, 12 s |
Dimensione immagini | 4272x2586 3264x2160 2144x1424 1632x1080 |
Qualità immagine | Jpeg super fine/ Jpeg fine/DNG + Jpeg super fine/ DNG + Jpeg fine |
Filmati | No |
Raffica | 2 fps per 8 immagini consecutive |
Display | Monitor TFT da 2,2" da 230.000 p |
Slitta a contatto caldo | Si, compatibile con SF24D,SF58 |
Interfaccia | Mini USB 2.0 |
Alimentazione | Batteria Li-Ion dedicata 1900 mAh |
Dimensioni | 139x80x37 mm |
Peso | 585 g batteria inclusa |
Software in dotazione | Adobe Photoshop Lightroom |